Milano, 3 set. (askanews) – “Terra ca nun senti – Viaggio a Sud tra Modugno e Buttitta” è il concerto- evento ideato e diretto da Carmen Consoli che venerdì 6 settembre a Polignano a Mare (BA) vedrà sul palco, insieme all’artista e alla sua band, Max Gazzè, Ginevra di Marco, Erica Mou, Ghemon, Francesca Michielin e Mauro Ermanno Giovanardi. E a loro si unirà anche l’attrice Lunetta Savino. L’evento rientra nella manifestazione “Polignano a Mare città della Musica – Speciale Domenico Modugno”, con la quale si celebra il grande artista a trent’anni dalla sua scomparsa.
Terra ca nun senti – Viaggio a Sud tra Modugno e Buttitta nasce per sottolineare, valorizzare e celebrare la contiguità musicale, culturale e linguistica tra le culture pugliese e siciliana – da cui è nata, peraltro, la ‘leggenda’ della presunta sicilianità di Domenico Modugno. Una vicinanza che ha attraversato i secoli, affondando le radici nella lontana Magna Grecia arrivando ad oggi attraverso il Regno delle due Sicilie, continuando ad evolversi in tempi bui di oppressione, sempre vivace, innovativa e identitaria.
Luogo perfetto dove rivendicare e sintetizzare tutta la bellezza di questo patrimonio comune è Polignano a Mare, unica e sbalorditiva da un punto di vista naturalistico e ricchissima di storia e di arte, tra i cui vanti c’è l’aver dato i natali proprio a Domenico Modugno.
La scaletta della serata pescherà in parte nel progetto originario di Terra ca nun senti: la Consoli e la sua band (Gemino Calà ai flauti etnici, Valentina Ferraiuolo al tamburo a cornice e percussioni, Marco Siniscalco al basso e contrabbasso, Puccio Panettieri alla batteria, Adriano Murania al violino e chitarra acustica, Massimo Roccaforte alle chitarre e mandolino) presenteranno brani tradizionali siciliani firmati da artisti del calibro del poeta Ignazio Buttitta, o musicisti quali Franco Battiato e Rosa Balistreri oltre a canzoni della stessa Consoli.
Il clou dell’evento sarà l’omaggio che gli artisti dedicheranno al grande Modugno, proponendo loro personalissime riletture del suo vasto repertorio. Si alterneranno dunque sul palco Max Gazzè, uno degli artisti italiani più visionari e musicista straordinario, Ginevra di Marco, cantautrice e voce storica dei CSI, Erica Mou, delicata interprete affermata nel panorama nazionale ma che non ha mai voluto lasciare la sua Puglia, Ghemon, artista poliedrico, rapper, cantautore e entertainer, Francesca Michelin, amatissima cantautrice, polistrumentista e conduttrice televisiva, Mauro Ermanno Giovanardi, fondatore dei La Crus e cantautore solista. Lunetta Savino, straordinaria attrice teatrale e cinematografica, amatissima dal pubblico televisivo, inframezzerà l’evento con letture incentrate sulla biografia e l’arte di Mr Volare.
Continua così il viaggio di “Terra ca nun senti”, progetto ideato da Carmen Consoli, con il quale la cantautrice omaggia la tradizione musicale siciliana e che, dopo aver debuttato lo scorso anno al Teatro Greco di Siracusa, è diventato quest’anno un tour mondiale partito da New York il 22 maggio, e poi approdato in tutti gli USA, in Europa e in Italia (prima tappa è stata il Teatro Romano di Pompei).
Con queste parole Carmen Consoli – direttrice artistica dell’evento – racconta il senso che ha per lei parteciparvi e il significato che ha voluto attribuire alla sua ideazione:
“Sono moltissimi anni che porto avanti una mia ricerca personale e un progetto artistico intorno alla musica tradizionale siciliana e dallo scorso anno questo percorso si è sintetizzato e concretizzato in “Terra ca nun senti”, un progetto che ho particolarmente a cuore.
La musica popolare è un elemento fondamentale della nostra storia collettiva, ma in ognuno di noi con essa si intrecciano una storia personale e familiare altrettanto importanti. La musica e l’arte di Domenico Modugno fanno parte delle mie radici familiari, dei momenti più intensi e felici del nostro quotidiano con mio padre e mia madre, quando ascoltavamo con papà i suoi amati vinili di Mr Volare. La sua ‘presenza’ è sempre stata così centrale nelle nostre giornate che l’ho ricordato e cantato anche ne L’ultimo bacio, un mio pezzo di ormai 25 anni fa, nel quale citavo alcuni versi della struggente Piove dell’immenso Modugno.
Avere la possibilità di fondere in un unico evento tutte le mie radici musicali, sia tradizionali che personali, per me non è solo un onore, è un dono. Grazie Polignano!”.