Milano, 3 set. (askanews) – “Io dico solo una cosa: non è un processo che deve partire se non è tutto definito. Capisco benissimo le istanze di Fontana e la loro linea politica, la cosa che contesto è l’idea ‘cominciamo a partire sulle funzioni dove non c’è Lep’, da una grande grande riforma rischiamo di cadere in qualcosa che è solo immagine”. Lo ha detto sull’attuazione dell’autonomia differenziata il sindaco di Milano, Beppe Sala, a margine della cerimonia di commemorazione del generale Carlo Alberto dalla Chiesa nel giorno del 42° anniversario del suo assassinio.
“La mia posizione” sull’autonomia “è abbastanza chiara: sempre con rispetto, apprezzo anche che il mio collega” presidente delle Lombardia, Attilio Fontana, “dica ‘venga da me e gli spiego l’autonomia’, ma io ho l’autonomia l’ho studiata, come studio sempre le carte. Il punto mio vero e soprattutto uno: non è una contestazione in assoluto dell’autonomia, ma implementarla vuol dire lavorarci per una decina d’anni, è un processo molto complesso” ha aggiunto.
“Pensiamo, come ha detto ad esempio Bersani, agli asili. In Lombardia ci sono 40 posti ogni 100 bambini che nascono, ma in Calabria c’è nessuno sono sette. Qual è il lep adeguato? Una via di mezzo? In questo momento il governo si piglia due anni, e lo capisco, per definire il lep, però poi dovrà trovare le risorse, questo è un processo che richiede 10 anni” ha ribadito Sala.