Roma, 2 set. (askanews) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha raccontato di aver parlato con le famiglie di alcuni dei sei ostaggi uccisi da Hamas a Gaza la scorsa settimana e di aver chiesto loro perdono.
“Ho detto alle famiglie, e lo ripeto qui stasera: chiedo il vostro perdono perché non siamo riusciti a riportarli vivi” a casa, ha detto il premier dello stato ebraico in conferenza stampa a Gerusalemme, “Ci siamo andati vicini, ma non ci siamo riusciti”.
“Israele non lascerà che questo massacro passi semplicemente sotto silenzio”, ha aggiunto Netanyahu, battendo la mano sul leggio, “Hamas pagherà un prezzo molto alto per questo”. Netanyahu ha poi dichiarato di essere totalmente impegnato a raggiungere un accordo per il cessate-il-fuoco e sugli ostaggi, ma “purtroppo non abbiamo visto una risposta simile da parte di Hamas”. “Abbiamo accettato la formula che il presidente Biden ha presentato il 31 maggio”, ha proseguito durante una conferenza stampa a Gerusalemme, “Abbiamo accettato la cosiddetta ‘proposta ponte finale’ il 16 agosto”. “Hamas ha rifiutato la prima. Hamas ha rifiutato la seconda”, ha accusato il premier dello stato ebraico. Netanyahu ha sostenuto che quando il gruppo terroristico palestinese pensa che Israele stia mostrando debolezza o che si stia facendo pressione nei suoi confronti, torna alle sue richieste iniziali.
.