Roma, 2 set. (askanews) – Dmytro Kuleba ha chiesto agli alleati occidentali l’autorizzazione a colpire la Russia utilizzando le armi fornite all’Ucraina. In un messaggio pubblicato oggi, il ministro degli Esteri ucraino fa riferimento all’attacco effettuato nella notte e sottolinea che alcuni dei missili erano di fabbricazione nordcoreana.
“Alcuni dei missili balistici sparati contro i civili ucraini questa mattina erano KN-23 nordcoreani. I regimi di Pyongyang e Mosca non hanno alcuna restrizione a colpire a lungo raggio qualsiasi località dell’Ucraina. Tuttavia, per difendersi da queste due barbare macchine da guerra, l’Ucraina è costretta a combattere con le mani legate dietro la schiena. Non è assurdo? È giunto il momento che i partner dell’Ucraina abbandonino i timori infondati ed eliminino le restrizioni al legittimo diritto del Paese all’autodifesa secondo la Carta delle Nazioni Unite, che include il diritto di colpire tutti gli obiettivi militari legittimi sul territorio russo”.
Il Regno Unito, uno dei principali sostenitori di Kiev per oltre due anni, ha autorizzato l’esercito ucraino a utilizzare le sue armi, come i carri armati Challenger 2, nell’offensiva nella regione di Kursk, ad eccezione dei missili a lungo raggio Storm Shadow. Da parte sua, l’Institute for the Study of War (Isw) ha pubblicato una mappa che mostra come centinaia di obiettivi russi siano nel raggio d’azione degli Atamcs forniti dagli Stati Uniti. Tuttavia, Washington continua a vietare all’Ucraina di usarli contro le forze russe.