Gerusalemme, 2 set. (askanews) – Migliaia di persone in processione, con canti, preghiere e bandiere israeliane innalzate al cielo, hanno accompagnato il feretro di Hersh Goldberg-Polin dalla sua casa al cimitero di Gerusalemme, dov’è stato sepolto.
Il 23enne israelo-americano era uno dei sei ostaggi, rapiti dal movimento estremista palestinese Hamas il 7 ottobre 2023 durante il massacro al festival musicale del Kibbutz Re’im, nel Sud d’Israele, i cui cadaveri sono stati ritrovati nei giorni scorsi a Gaza.
“Come essere umano, come padre e come presidente dello Stato di Israele – ha detto Isaac Herzog – voglio dire quanto sono dispiaciuto. Quanto mi dispiace che non abbiamo protetto Hersh in quel giorno buio. Quanto mi dispiace che non siamo riusciti a riportarlo a casa”.
Distrutti i familiari del giovane pacifista che, come il presidente, hanno continuato a chiedere scusa per non essere stati in grado di proteggere Hersh e gli altri ostaggi.
“Ti chiedo perdono Hersh – ha detto il papà, Jon – abbiamo fallito nei confronti di tutti voi. Avreste spinto più forte per la giustizia, si sarebbe lavorato per capire l’altro, per colmare le differenze. Avreste sfidato più persone a mettere in discussione il proprio pensiero”.
“Per 23 anni ho avuto il privilegio e l’onore stupefacente di essere la mamma di Hersh – ha aggiunto la mamma, Rachel – rendo grazie per questo. Avrei solo voluto che il tempo fosse stato più lungo”.
La processione per il funerale dell’attivista ha coinciso con il grande sciopero indetto dal più grande sindacato di lavoratori israeliano per fare pressione sul governo affinché raggiunga un accordo di cessate-il-fuoco con Hamas, per la liberazione degli ostaggi rimasti.
Secondo l’Afp, l’attacco di Hamas del 7 ottobre ha provocato la morte di 1.205 persone, per lo più civili, compresi gli ostaggi uccisi durante la prigionia. I raid israeliani contro Hamas, invece, finora hanno ucciso almeno 40.786 persone a Gaza, per la maggior parte donne e bambini.