Roma, 29 ago. (askanews) – “Abbiamo fatto alcune promesse durante la campagna elettorale che devono essere realizzate, per cui è molto importante lavorare insieme. I giocatori che hanno un ruolo chiave nel governo italiano sono Giorgia Meloni e Antonio Tajani”. Così Manfred Weber, capogruppo del Ppe al Parlamento europeo, in un’intervista al Corriere della sera, parla dei rapporti con il governo italiano dopo aver incontrato ieri a Roma la premier e il vicepremier.
Qual è la percezione che si ha oggi a Bruxelles della leadership di Giorgia Meloni? “Rispetto a due anni fa la percezione che si ha in Europa di Giorgia Meloni è che sia cambiata notevolmente e che Tajani abbia contribuito molto – spiega -. Adesso lei è rispettata come primo ministro, il suo governo di centrodestra è visto come pro-europeo, un governo credibile che sta cercandodi risolvere i problemi. Per me come leader del Ppe è impossibile ignorare, isolare l’Italia. È un Paese centrale in Europa, uno dei padri fondatori. In Italia c’è una popolazione pro-europea, non c’è nessun partito che vuole uscire dall’euro come invece in altri Paesi. Lavorerò sempre per includere l’Italia nel processo delle decisioni”.
“Io voglio vedere l’Italia tra i Paesi che guidano l’Unione e questo è il motivo per cui sono qui. Il mio partito, che è quello di Tusk, ha vinto le elezioni. Siamo l’unica forza di centro che ha aumentato il numero di parlamentari, anche rispetto a socialisti e liberali. Tocca a noi definire l’agenda dei contenuti”, prosegue il capogruppo del Ppe.
“Il patto legislativo conseguito sull’immigrazione da von der Leyen con Meloni e Tajani è stato un successo dell’Italia, che ha guidato il dibattito su una delle questioni più importanti per la Ue – osserva -. Il governo ha dimostrato che si può diminuire di molto il numero dei migranti che arrivano in Europa. Non è tattica politica, le cifre dicono che il calo degli arrivi è del 60%”. E quanto alle posizioni della Lega Weber risponde: “Io non parlo dei partiti, parlo del governo italiano che ritengo un partner affidabile. La Lega è nel gruppo dei Patrioti che però non hanno potere sulle decisioni che si prenderanno riguardo a temi come agricoltura, industria, o commercio. Meloni e Tajani sono coloro che stanno difendendo gli interessi italiani a Bruxelles. Il governo è serio, credibile, responsabile”.
Weber risponde poi sul candidato italiano per la commissione europea: “Aspettiamo le decisioni del governo italiano. Fitto è un mio ottimo amico, un forte difensore degli interessi dell’Italia, una persona responsabile, molto preparata. Non vedo problemi nella scelta di rispettare la scadenza del 30 agosto”. E sulla ipotesi di una vicepresidenza esecutiva osserva: “La struttura della Commissione Ue è nelle mani di Ursula von der Leyen. L’Italia è uno dei Paesi più importanti, Meloni e Tajani hanno preso molti voti alle Europee, a differenza di Macron e Scholz che ne sono usciti come i grandi perdenti. Io sostengo l’attribuzione di un forte ruolo per l’Italia”. La crisi economica morde in Germania più ancora che in Italia. È preoccupato? “Siamo molto preoccupati per la situazione economica. L’Europa sta perdendo terreno, forza e competitività. Nei prossimi 5 anni dovremo sostenere le piccole e medie imprese, ridurre l’eccessiva regolamentazione, innovare, sburocratizzare, aprire i mercati, investire di più e finanziare progetti europei nel campo dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie più innovative”.
Infine sulla cittadinanza Weber dice: “Sostengo la proposta di Tajani per dare la cittadinanza dopo un ciclo scolastico. È giusta. Lui dimostra che il populismo non risolve i problemi dell’Italia. Abbiamo bisogno anche di canali per una immigrazione legale e le persone che vogliono essere integrate devono rispettare le nostre regole”.