Paralimpiadi 2024, Mattarella: il vero risultato è superare i limiti che tutti abbiamo – askanews.it

Paralimpiadi 2024, Mattarella: il vero risultato è superare i limiti che tutti abbiamo

  Il Presidente della Repubblica incontra gli atleti italiani al villaggio dei giochi Paralimpici di Parigi
Ago 29, 2024
 

Roma, 29 ago. (askanews) – “Questo evento è un momento che in questo particolare periodo della storia sottolinea quanto sia importante far prevalere la conoscenza, il dialogo, la collaborazione e non la contrapposizione, gli scontri o addirittura le guerre: da qui si lancia un messaggio al mondo”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando gli atleti italiani al villaggio dei giochi Paralimpici di Parigi.

“Ogni 4 anni le atlete e gli atleti di tutto il mondo offrono all’umanità momenti particolarmente preziosi, indispensabili – ha aggiunto il capo dello Stato – un’occasione di incontro, di dialogo, di conoscenza con atleti da ogni parte del mondo, sarà entusiasmante in questi giorni vivere e incontrarsi con ragazzi e ragazze che vengono da ogni parte del mondo”.

“Sono lietissimo di stare con voi, vi ringrazio per la vostra presenza così numerosa e qualificata che
è già un traguardo raggiunto e importante, è l’obiettivo che avete coltivato da tanto tento: essere qui a rappresentare l’Italia e vi ringrazio per questo”, ha detto Mattarella agli atleti dei giochi paralimpici di Parigi. “E’ stato molto bello nella splendida cerimonia di ieri vedere tante delegazioni, anche di paesi prima non presenti, anche chi aveva due o tre atleti soltanto, dimostra quanto sia sempre più ampio l’ambito che le paralimpiadi raccolgono – ha sottolineato il capo dello Stato – questi momenti così importanti per il mondo hanno due tempi: il primo avvia ed alimenta l’entusiasmo, il secondo è quello della raccolta, delle conclusioni, delle riflessioni sui risultati. Le Olimpiadi ci hanno dato grandi soddisfazioni come successi e sarà lo stesso per voi sicuramente,
a Tokyo abbiamo ottenuto risultati particolarmente lusinghieri, ma il vero risultato di questa competizione non è quella di competere contro gli altri ma di superare i limiti che tutti
insieme abbiamo, le prestazioni che ognuno ha fatto in passato, è l’occasione per superare se stessi, e sappiamo tutti che quelli che vengono chiamati avversari aiutano a trovare la spinta per
superarsi in traguardi sempre più elevati”. “Seguirò con molta attenzione le vostre gare e vi ringrazio per essere qui e per i sacrifici fatti per essere qui, e per quello che farete in questi giorni, in bocca al lupo”, ha concluso.

Il 23 settembre al Quirinale per la cerimonia di restituzione delle bandiere al termine delle Olimpiadi saranno invitati tutti i medagliati di Olimpiadi e Paralimpiadi ma anche chi è arrivato quarto o semplicemente ha partecipato, ha annunciato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando gli atleti al villagio dei giochi paralimpici di Parigi.

“Il 23 settembre come sapete c’è un appuntamento al Quirinale – ha detto il capo dello Stato – formalmente per riportare le bandiere che sono state portate qui a Parigi, ma l’obiettivo di quell’incontro è ringraziare voi per quanto fatto in questa grande occasione. Ho chiesto che venissero non solo chi ha conquistato delle medaglie ma anche chi è arrivato al quarto posto per rappresentare tutti quelli che hanno partecipato alle Olimpiadi perché questo è già un traguardo importante”.  “La presenza dei quarti posti e degli altri dimostra che chi ha ottenuto la medaglia non è isolato ma è frutto di un movimento sportivo che alimenta la quantità di prestazioni importanti. Nella competizione non sempre è possibile vincere ma è importante gareggiare e vedere i numeri complessivi della partecipazione che esprime il dato sportivo del nostro paese”, ha concluso Mattarella.

Il Presidente Mattarella è poi andato a pranzo con gli atleti paralimpici. Nel corso del pranzo il
capo dello Stato ha avuto modo di scambiare un saluto anche con il Presidente della Repubblica tedesco Frank Walter Steinmeir che si trovava come lui nella mensa degli atleti.