Milano, 28 ago. (askanews) – Libertà condizionata per il ceo e fondatore di Telegram, Pavel Durov, che è stato incriminato e posto sotto sorveglianza giudiziaria in Francia.
Secondo quanto reso noto dal tribunale di Parigi, Durov è tenuto a pagare una cauzione di 5 milioni di euro, a presentarsi alla stazione di polizia due volte a settimana e gli è vietato di lasciare il territorio francese.
Dodici i capi di imputazione, tra i quali complicità con la criminalità organizzata per l’uso di una piattaforma che permette transazioni illegali, alla complicità nel possesso di immagini pedopornografiche, così come di aver agevolato altre attività illegali come il riciclaggio, il traffico di stupefacenti, hackeraggi su Telegram, che conta più di 900 milioni di utenti.
“Vorrei fare qui la seguente unica affermazione: primo punto, Telegram è conforme a tutti gli effetti alle norme europee riguardanti la tecnologia digitale, è un moderatore con gli stessi standard degli altri social network”, ha sottolineato David-Olivier Kaminski, avvocato di Pavel Durov.
“E infine aggiungo che è del tutto assurdo pensare che il gestore di un social network possa essere coinvolto in atti criminali che non lo riguardano direttamente o indirettamente”.
Il miliardario russo fondatore dell’app di messaggistica era stato arrestato sabato sera all’aeroporto di Bourget.