Venezia, 28 ago. (askanews) – A Venezia la serata di preapertura dell’81esima Mostra del Cinema è stata un omaggio al grande Vittorio De Sica. Al Lido in sala Darsena è stata presentata in prima mondiale la versione restaurata da Cinecittà de “L’oro di Napoli”. Nel capolavoro in sei episodi in cui si raccontavano tante facce di Napoli c’erano attori eccezionali come Totò, Sophia Loren, Silvana Mangano, Paolo Stoppa, Eduardo De Filippo, Tina Pica, e lo stesso Vittorio De Sica. Andrea De Sica, nipote del grande regista scomparso 50 anni fa, ha curato la supervisione artistica del restauro, e ha detto: “Ovviamente ho un debole per l’episodio con mio nonno che gioca a carte perché penso che lui si sia superato in termini di autoironia, dove comunque lui interpreta un mostro, interpreta la vanità, la gigioneria umana, che ancora oggi impera ovunque, nel pubblico e nel privato”.
Il film di De Sica, uscito nel 1954, traeva ispirazione dall’omonima raccolta di racconti di Giuseppe Marotta, e fu sceneggiato da Cesare Zavattini e dal regista. Ha la grande dote di coniugare anche all’interno di un singolo episodio commedia e dramma, tono farsesco e cronaca sociale, come ha spiegato la presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia: “Marotta ha scritto questa sua autobiografia perché tornava dopo tanti anni a Napoli, lui era andato via da piccolo, era rimasto orfano piccolino. E c’è questa Napoli eccezionale che un grande regista come De Sica è riuscito a raccontare senza farci vedere niente di folcloristico o di cartolinesco”.