Rimini, 26 ago. (askanews) – “Una San Marino che sarà più integrata in Europa, con l’Europa, che vedrà anche un nuovo rapporto con l’Italia grazie a un nuovo scenario di collaborazione con l’Unione Europea e che affronta le stesse sfide di tutti gli altri paesi e della regione, da quelle legate alla sicurezza a quelle legate all’inflazione, alle linee di sviluppo che sono necessarie”. Così il segretario di Stato agli Esteri della Repubblica di San Marino, Luca Beccari, riferendosi all’imminente firma dell’accordo di associazione tra l’Unione europea e Andorra e San Marino che dovrò essere firmato nei prossimi mesi.
“San Marino in questa fase – ha ricordato Beccari a margine di un incontro al Meeting di Rimini con il ministero per gli Affari europei Fitto – non aderisce al programma dei finanziamenti europei perché non è ancora un Paese membro, però diciamo che possono nascere collaborazioni attraverso l’europrogettazione anche nel format di collaborazione fra Paesi europei e Paesi extra europei su quelle infrastrutture e quei servizi che sono necessari per migliorare la qualità della vita dei cittadini”.
“Un’agenda specifica con il ministro Fitto non c’è, ma c’è un’agenda di attività che abbiamo in piedi con la Farnesina da tempo e che riguarda un po’ il percorso di nuova valorizzazione dei rapporti tra San Marino e Italia – ha spiegato Beccari -. Fino a qualche anno fa abbiamo lavorato più sulle criticità, sulle emergenze, il Covid è un esempio. Adesso invece c’è un desiderio importante di lavorare sulla progettualità e sullo sviluppo”. “Lo sviluppo dell’Italia e anche lo sviluppo di San Marino – ha aggiunto -, viviamo la stessa area, la stessa regione e soprattutto ci sono delle interconnessioni fra San Marino e Italia a partire dai lavoratori dipendenti fino alle imprese che operano su entrambi i territori che impongono poi anche un’attenzione alle infrastrutture e alle linee generali di sviluppo dell’area. Ovviamente poi per San Marino c’è sempre una doppia dimensione, c’è il rapporto con Roma che è importantissimo ma c’è anche il rapporto con la regione Emilia-Romagna e la regione Marche e le province a noi limitrofe che sono per noi i principali, i primi partner economici commerciali del Paese”.