Roma, 26 ago. (askanews) – Con la partenza delle tre ultime Comunità capi, appartenenti ai gruppi siciliani di Gaiano Castel Ferrato 1, Trabia 1 e Nicosia 1, si è ufficialmente chiusa oggi la Route Nazionale delle Comunità Capi 2024.
Sono stati più di 18 mila le capo e i capi dell’Agesci (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) giunti a Verona dal 22 agosto da tutta Italia per partecipare a questo grande momento di riflessione collettiva, con oltre 60 tra incontri, approfondimenti, momenti di formazione e dibattiti, per un totale di 220 relatori, con lo scopo di analizzare la realtà dei giovani di oggi e definire le sfide e il percorso dell’Associazione per i prossimi anni.
“Torniamo a casa con uno zaino colmo di emozioni – hanno dichiarato Roberta Vincini e Francesco Scoppola, presidenti del Comitato nazionale Agesci -. Siamo grati per risposta delle capo e dei capi: ognuno di loro potrà tornare a casa con nuove consapevolezze, nuove risposte ma anche ulteriori piste da approfondire in futuro con la sua Comunità capi. Desideriamo ringraziare dal profondo tutti coloro che hanno sostenuto e reso possibile questo evento, in particolare le istituzioni, l’amministrazione e i cittadini di Verona: grazie alla loro accoglienza e alle forti testimonianze di servizio che ci hanno mostrato, il ricordo di questa città rimarrà indelebile nelle pagine della nostra associazione. Abbiamo tanto materiale per vivere a pieni polmoni i prossimi 50 anni dell’AGESCI: la nostra Associazione è pronta a salpare verso nuovi obiettivi e traguardi per l’educazione dei giovani, consapevole di poter essere un interlocutore autorevole e un alleato prezioso per la società, la Chiesa e la politica, con l’unico scopo di formare buoni cittadini e cristiani, come fa da 50 anni”.
La Route si è svolta su una superficie di circa 250mila metri quadrati di campo; i partecipanti all’evento hanno percorso complessivamente 1.260.000 km a piedi nei quattro giorni di attività, per gli spostamenti tra Villa Buri, l’area campo e la città di Verona; nei giorni di campo sono stati serviti oltre 190mila pasti, anche per le 2.300 persone con diete speciali; tutta la Route è stata vissuta in digitale, grazie a un’app dedicata che nei momenti di picco ha ricevuto oltre 40mila consultazioni al minuto; l’evento è stato supportato da 6 patrocinatori, 18 partner, 8 sponsor; sono stati 600 i volontari che danno una mano con l’organizzazione, il cosiddetto Tangram Team, in gran parte composto da scout non più in servizio o soci del MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani); utilizzati circa 1.000 bagni chimici, 400 docce, 60 lavabi, 20 punti acqua; oltre alle tende dei 18mila capi, utilizzate 120 strutture coperte, tra tendoni e gazebi; sul fronte dei trasporti, 15mila persone si sono spostate in treno, utilizzando 121 regionali, 51 Frecciarossa, 12 InterCity. ATV ha potenziato il servizio di autobus di linea, sono state effettuate oltre 150 corse con pullman privati e gestiti gli spostamenti di 75 persone a ridotta mobilità.