Milano, 23 ago. (askanews) – La vendemmia 2024 da poco iniziata in Oltrepò Pavese “conferma le previsioni iniziali sia in termini di qualità che di quantità: nonostante una diminuzione delle rese di circa il 30%, causata da un clima particolarmente piovoso durante la primavera e l’inizio dell’estate, la qualità delle uve si presenta eccezionale, promettendo vini di altissimo livello”. A dirlo è il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, spiegando che le basi spumante, in particolare il Pinot Nero, “stanno già mostrando caratteristiche straordinarie, delineando all’orizzonte un’annata memorabile per il Metodo Classico”. E’ prevedibile dunque che saranno le bollicine, il vero traino della vendemmia 2024 di questo territorio, primo in Italia e tra i principali al mondo nella produzione di Pinot Nero.
“In un anno così complesso è fondamentale non solo puntare sulla qualità del prodotto ma anche rafforzare la filiera nel suo complesso” evidenzia l’ente consortile, spiegando che “la forza e la verticalità del settore devono essere consolidate con un approccio più industriale e manageriale, orientato ai mercati e alla gestione efficiente dei costi. L’attenzione deve essere rivolta alla competitività e alla sostenibilità economica dei produttori, specialmente in un contesto segnato da difficoltà climatiche e fitosanitarie” prosegue i Consorzio che in quest’ottica ha avviato un dialogo con Regione Lombardia per individuare strumenti di sostegno e compensazione, volti a tutelare le realtà più colpite”.
“La vendemmia appena iniziata rappresenta una sfida ma le complessità climatiche vengono ripagate da prospettive di eccellenza, che evidenziano ancora una volta la qualità e il potenziale dell’intera filiera vinicola dell’Oltrepò Pavese” afferma la presidente Francesca Seralvo, ricordando che un’azione coesa e sistemica, unita ad una visione strategica, sarà cruciale per affrontare le sfide future, consolidando il valore del prodotto senza mai scendere a compromessi sulla qualità.
Il Consorzio, nato nel 1971 (un anno dopo la creazione della Doc), conta su 155 soci e su un totale di circa 12.500 ettari vitati, di cui quasi 3.000 a Pinot Nero, che si estendono su 42 Comuni della fascia collinare e pedecollinare della provincia pavese. Nel 2023 in Oltrepò sono state prodotte circa 25 milioni di bottiglie.