Chicago, 23 ago. (askanews) – Lo sforzo della campagna Harris-Walz è richiamare alle urne gli elettori che fecero vincere Joe Biden quattro anni fa: le donne, i neri, gli ispanici. E poi andarsi a prendere un po’ di indipendenti al centro, e magari qualche repubblicano che non tollera Donald Trump. Alla convention di Chicago i politici e le politiche democratici sono entusiasti. “Abbiamo appena fatto la storia nominando la prima donna di colore di un grande partito come candidata alla Casa Bianca. Ora faremo la storia una seconda volta eleggendola, e presto sarà Madam President” dice la deputata del Massachusetts Ayanna Pressley.
“Rappresenta così tanto delle nostre vite, delle nostre esperienze, delle differenze che ci rendono speciali, ma anche di quello che ci accomuna, ci servono la sua forza e la sua leadership, la sua empatia per unire questo paese”dice Michelle Wu, sindaca democratica di Boston.
A un party elettorale a Atlanta in Georgia, nel profondo sud, i fan perdono la voce urlando il loro entusiasmo. Erica Pope, una assistente sociale, dice “è importante perché voglio vedere qualcuno che mi somiglia, che capisce che tutti dovrebbero essere uguali e tutti dovrebbero avere una voce, per questo sono qui e voterò per lei”.
Davante Jennings, un animatore di comunità, dice “la voterò per quello che farà per la giustizia riproduttiva, la sicurezza delle armi e tutto il suo programma economico che ha descritto qui a Atlanta in comizio, l’ho potuta ascoltare ed è la persona che serve”.
Ma a sinistra non tutti sono d’accordo. A Chicago molti filopalestinesi hanno sfilato fuori dalla Convention e a Kamala Harris chiedono impegni precisi di fronte al conflitto di Gaza.
“Se dichiara un cessate il fuoco, un cessate il fuoco permanente, avrà il mio voto al 100% e il mio pieno sostegno” dice Rachel Prince, una delle dimostranti. Mentre Gnat Quartz, che lavora in una cooperativa alimentare di Chicago, dice “Voterò per lei solo se chiederà un embargo sulle armi a Israele e se farà pressione su Joe Biden per un embargo sulle armi”.