Roma, 22 ago. (askanews) – “Senza speranza non riusciamo a cogliere l’essenziale della vita. Se non cerchiamo l’essenziale cosa cerchiamo? La speranza appartiene all’essenziale della vita personale, di chiunque, e della vita cristiana. Insieme alla fede e alla carità costituisce lo stile di vita di un credente. Se vogliamo essere capaci oggi di dare un annuncio della nostra fede, dobbiamo rivestirlo di un linguaggio che parli di speranza”. Così mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e responsabile Giubileo 2025, intervenendo al Meeting di Rimini al panel “Il Giubileo 2025”.
“E’ vero che la speranza non delude? E perchè non delude? Tutto questo – ha proseguito – comporta un cammino, della Chiesa e dell’umanità, in un periodo come questo” nel quale “c’è tanta violenza nelle nostre città, una violenza quotidinana. La grande intuizione della Bolla” di Papa Francesco di indizione del Giubileo “non è solo l’annuncio della speranza ma è unita intimamente ai segni di speranza che siamo chiamati a porre in essere”.
“Prima di dover parlare di speranza, dobbiamo essere capaci di donare, offrire e partecipare segni concreti di Speranza. È l’unità di questi due elementi che comporta l’originalità del nostro annuncio per il Giubileo”, ha concluso mons. Fisichella.