Roma, 21 ago. (askanews) – Oggi le agroenergie connettono in modo incisivo il settore primario con quello energetico. Questa sinergia agevola un raggiungimento più rapido degli obiettivi di sostenibilità ambientale. Le imprese agricole italiane, grazie al biogas e al fotovoltaico, contribuiscono per l’8,5% alla produzione di energia elettrica rinnovabile. Ne hanno parlato stamani, nello spazio di Confagricoltura al Meeting di Rimini, Nicola Gherardi, componente della Giunta confederale, e Fabrizio Iaccarino, responsabile Affari Istituzionali Italia di Enel, nel talk dal titolo “Agroenergie: il supporto verde alla circolarità”.
“Le aziende agricole operano in un contesto stravolto dai cambiamenti climatici con l’esigenza di migliorare l’impatto ambientale senza ridurre la produttività. – ha detto Gherardi – Confagricoltura, che è stata la prima a livello europeo a credere e investire nel biogas e nel biometano per la valorizzazione dei sottoprodotti, ha ora raggiunto, con le sue imprese, obiettivi importanti. In Lombardia, ad esempio, ci sono oggi 680mila tonnellate di reflui che alimentano impianti con benefici ambientali concreti: 80mila tonnellate di anidride carbonica in meno e riduzione di 1,3 milioni di Kg di azoto all’anno. Questi indici di sostenibilità ambientale sono cruciali e condizionano anche l’accesso al credito da parte delle imprese”.
“Il settore agricolo è fondamentale per l’economia italiana, per questo è importante supportare le aziende nel loro percorso verso la transizione energetica – ha dichiarato Iaccarino – Enel è al fianco delle imprese agricole e ne agevola la progressiva elettrificazione delle attività, leva di efficientamento energetico di sostenibilità, ma anche di riduzione dei costi e massimizzazione dei risultati”.
“Enel ha un dialogo costante con Confagricoltura – ha aggiunto Iaccarino – e con le sue imprese: è importante lavorare insieme con ottimismo e determinazione, non solo per cogliere gli obiettivi del PNRR, ma per andare oltre”.
“Guardando al futuro, Confagricoltura tiene conto delle evoluzioni in materia – ha concluso Gherardi – puntando ora sull’agrivoltaico avanzato, che consente di coniugare attività energetica e attività produttiva. Applicando i principi di agricoltura di precisione, inoltre, si ottengono risultati interessanti e virtuosi sotto gli aspetti agronomico, ambientale ed economico. Abbiamo tuttavia bisogno di norme snelle e chiare per sviluppare questo percorso”.