Rimini, 19 ago. (askanews) – Affrontare le questioni più complicate per il nostro paese “con un respiro ampio, senza polemiche e senza polarizzazioni”. L’invito arriva da Rimini, alla vigilia della 45esima edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli. 140 convegni con oltre 450 relatori nazionali e internazionali, 16 mostre, una ventina di spettacoli: tutto è pronto alla fiera grazie al contributo di 3.000 volontari. Per il presidente Bernhard Scholz sarò un’edizione “molto importante in un momento storico così particolare”.
“Se non siamo alla ricerca dell’essenziale allora cosa cerchiamo?” è il titolo della kermesse di Comunione e liberazione: una domanda di fondo per imprenditori, cooperatori, artisti, professori, ministri e politici. E proprio i temi più urgenti animeranno il dibattito di fine estate: premierato, elezioni regionali, sovraffollamento delle carceri, legge di bilancio e autonomia differenziata. Durante la settimana sono attesi una gran parte dei ministri del governo Meloni, compresi i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani. Tutti i partiti saranno rappresentanti, ma tra le file dell’opposizione non sono attesi i leader.
“Finché non si affrontano con grande respiro, senza polemiche, senza polarizzazioni” i temi che stanno a monte della discussione sull’autonomia differenziata “tutte le soluzioni che si cercano di portare a valle rimarranno oggetto di conflitto – ha detto Scholz -. Quindi il nostro invito è quello di riflettere in modo più approfondito sulla relazione Stato-Regioni, sulle Regioni fra di loro e sul tema del divario Nord-Sud e auspichiamo che il Meeting possa dare il proprio contributo a questo dialogo”. Inoltre,”spero che questo dibattito possa contribuire anche a una discussione a 360 gradi sulla riforma in atto sull’autonomia differenziata”.
Nel messaggio inviato agli organizzatori Papa Francesco invita a “farsi mendicanti dell’essenziale, di ciò che dà senso alla nostra vita, anzitutto spogliandoci di ciò che appesantisce il quotidiano”. E da Rimini non mancherà un contributo concreto agli appelli alla pace del pontefice. Si parte il primo giorno con l’intervento del patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa.
“Abbiamo previsto diverse testimonianza, da Israele, Palestina, Ucraina e Russia, che possano documentare che è possibile riconciliarsi anche in tempi di guerra. E’ importante perché senza tentativi di riconciliazione anche una pace che si raggiunge con la diplomazia rimane fragile. Al contempo parleremo degli sforzi diplomatici che bisogna intraprendere con sempre più vigore per far tacere le armi”.
Sulle sempre crescenti diseguaglianze, prodotte dai sistemi economici nei vari Paesi, nella prima giornata del Meeting si soffermerà Branko Milanovic, economista di fama mondiale, che dialogherà con il past-president della Commissione europea Josè Manuel Barroso. Un focus è dedicato al “lavoro”, con imprenditori e manager che si interrogano su come è cambiato dopo l’esperienza del Covid, e sulle sfide da affrontare con l’entrata in scena dell’intelligenza artificiale.