Roma, 10 ago. (askanews) – In base alla nuova procedura di frontiera, istituita con la riforma del Patto Ue, l’Italia dovrà analizzare al massimo 16.032 richieste di asilo tra giugno 2026 e giugno 2027. Il dato, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale Ue, è pari a una quota del 26,7% del totale (1.318.040 totali), la quota più alta di tutta l’Ue. Seconda l’Ungheria con 15.432 richieste.
Nel 2027-2028 la quota, valutata in base alla norma che stabilisce “le modalità di applicazione del regolamento (UE) 2024/1348 del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto riguarda la capacità adeguata degli Stati membri e il numero massimo di domande che uno Stato membro deve esaminare nell’ambito della procedura di frontiera all’anno”, salirà a 24.048 per l’Italia, in base alla tabella pubblicata che stabilisce il tetto annuale di richieste. Il nuovo Patto prevede che raggiunta la quota di domande da vagliare, scatti il meccanismo di solidarietà.
“I dati utilizzati per calcolare la capacità adeguata e il numero massimo di domande che uno Stato membro deve esaminare nella procedura di frontiera all’anno comprendono gli attraversamenti irregolari delle frontiere, come segnalato dagli Stati membri all’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera istituita dal regolamento (UE) 2019/1896 del Parlamento europeo e del Consiglio (‘Frontex’) – recita il testo – che include anche gli arrivi a seguito di operazioni di ricerca e soccorso e i respingimenti alla frontiera esterna, secondo i dati Eurostat, calcolati su un periodo di tre anni e corrispondenti al periodo dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023”.