Roma, 7 Ago. (askanews) – Una storia, che arriva dalla provincia di Trapani, dimostra che si può fare e-commerce senza avere alle spalle i capitali della grande imprenditoria. Un settore in crescita, grazie anche allo sviluppo delle nuove tecnologie, che ha reso possibile a chi ci mette passione e impegno di inseguire un sogno. Una sorta di democratizzazione del business di cui ha colto l’opportunità Sergio Petralia, 21 anni appena, che dalla provincia più povera d’Italia ha messo su un’attività che promette bene. Appassionato di moda, Sergio ha deciso di aprire una catena di negozi online, otto per la precisione e, dopo un’attenta analisi di mercato sceglie quali capi inserire: “Nella stragrande maggioranza dei casi -sottolinea- punto su capi di abbigliamento, rispettando ovviamente la stagionalità. Poi li acquisto da ogni parte del mondo a seconda degli stili e delle taglie per importarli poi in Italia, dove vengono conservati in appositi magazzini”.
L’imballaggio e la relativa spedizione, dunque, è a suo carico, con una squadra ben organizzata: “Con me collaborano 14 persone -ricorda- che non superano i 35 anni di età e molti di loro sono miei compagni di classe all’epoca del liceo”. La storia acquisisce così un aspetto davvero singolare, a tal punto da renderla intrigante: “I miei primi negozi -dice Sergio- hanno già ottenuto risultati lusinghieri, e punto ad aprirne altri. Dopo averli avviati e dato la strategia iniziale, vengono gestiti dai miei collaboratori che provvedono a finalizzare e proseguire il lavoro. Molti mi chiedono quale sia l’identikit del cliente che acquista nei miei negozi virtuali, la risposta è che si tratta di persone, età media 45 anni, che vestono, nell’80% dei casi taglie che vanno dalla L in su. Con preferenza per le taglie forti, gli oversize tanto per intenderci”.
Un metodo che ha ingranaggi simili a quelli di un orologio. Sergio ha creato, nonostante la sua giovane età, un’attività che fila dritto come un treno. “La strategia che ho studiato con i suoi meccanismi ben precisi -conclude- la metto a disposizione di chi, come me, ha il desiderio di crescere. Non faccio altro che dare la possibilità di conoscere nei dettagli quello che faccio, i passi da seguire, i risultati da raggiungere. E questo perché chiunque, da qualsiasi parte d’Italia, possa, in modo serio e trasparente, approfittare delle nuove opportunità che il mercato offre. E possa farlo senza avere risorse importanti e senza limiti geografici”. Una storia insomma che dimostra che il business oggi assume un volto democratico e lo si può fare fuori dai giri della grande imprenditoria, senza eccessivi capitali e anche, perché no, da una provincia, quella di Trapani, dove le opportunità sono per i giovani decisamente ridotte.