Milano, 4 ago. (askanews) – La Val di Fiemme sarà la prima “wellness community” d’Italia e delle Alpi. La valle del Trentino, affacciata sulle Dolomiti, raccoglie la sfida di mettere le persone e la loro qualità della vita al centro dello sviluppo del territorio e lo farà – con la partecipazione attiva di cittadini, imprese ed ospiti – partendo da tre ambiti: la salute, l’economia e il turismo. Il progetto è sfidante e farà il proprio esordio il prossimo 20 settembre a Cavalese (Trentino) in quelli che possono essere considerati a tutti gli effetti gli Stati Generali di un percorso sociale ed economico che ha come orizzonte temporale le Olimpiadi Milano Cortina 2026.
La valle di Fiemme è, infatti, l’unico territorio del Trentino che ospiterà le competizioni olimpiche: qui si terranno le gare delle varie specialità dello sci nordico e del salto dal trampolino che porteranno all’assegnazione del 33% delle medaglie. “L’obiettivo – spiegano i promotori – è di presentarsi all’appuntamento con la storia dello sport, offrendo un territorio capace di tenere assieme le persone che ci abitano, i visitatori e il mondo delle imprese”. Al progetto hanno aderito tutte le principali realtà della valle: dall’Azienda per il turismo Fiemme e Cembra, al mondo delle imprese – guidato da quattro aziende di successo: Pastificio Felicetti; La Sportiva; Starpool e Fiemme Tremila – del credito e del sociale, con le associazioni del territorio e la condivisione della Fondazione Fiemme Per. Non solo. Il progetto è già stato oggetto di condivisione con alcuni degli Stakeholder strategici del territorio quali la Provincia autonoma di Trento, l’Università degli Studi di Trento, il centro di ricerca Fondazione Bruno Kessler (Fbk) e, nella veste di promotore, Gruppo Itas. Val di Fiemme, Wellness Community In questi anni, la val di Fiemme ha avviato con efficacia una serie di azioni che hanno permesso di compiere passi fondamentali verso il riconoscimento della Val di Fiemme come Wellness Destination.
“Ora – spiega Luigi Angelini, ideatore di Fiemme Wellness Community e consulente strategico per la cultura del benessere – il territorio avverte la necessità di un ulteriore salto in avanti. Senza la naturale evoluzione da Destination a Community, nel giro di poco tempo l’ottimo lavoro fatto sin qui rischia di rimanere una strategia di breve respiro e, soprattutto, destinata a vendere, ad esempio in ambito turistico, al visitatore un prodotto non coerente con il modo di vivere della comunità locale. Diventa quindi obbligatorio per la comunità – sottolinea Angelini – impegnarsi per fare in modo che la ‘strategia Wellness’ già intrapresa con successo dal sistema turistico venga estesa al resto della società e dell’economia del territorio”.
Grazie al concetto di Wellness Community, il territorio decide di mettere le persone, il loro benessere e la qualità della vita al centro della propria strategia di sviluppo economico e sociale. I benefici per la comunità della scelta improntata al Wellness si sviluppano sia verso l’esterno, in quanto aumenta la capacità del sistema turistico ed economico di attrarre visitatori, investimenti e talenti; sia verso l’interno, perché migliorano i livelli di salute, di benessere e di qualità della vita della popolazione residente.
“In questo modo – aggiunge Paolo Gilmozzi, presidente dell’Azienda di promozione turistica Fiemme Cembra – il Wellness diventa un vero e proprio patrimonio culturale della comunità e le garantisce benessere e sviluppo nel lungo periodo. È evidente che un progetto di questa portata è, per sua natura, aperto a più interlocutori, ognuno dei quali contribuisce attraverso le proprie competenze, le persone e le risorse”.