New York, 3 ago. (askanews) – La vicepresidente Kamala Harris, futura candidata del partito democratico per le elezioni di novembre, sceglierà questo fine settimana il suo compagno di corsa. La Harris resterà a Washington proprio per dedicarsi alle interviste dei futuri contendenti. Chi correrà al fianco della possibile prima presidente donna degli Stati Uniti?
Tim Walz – Il governatore che ha inventato “Weird” Quando il governatore del Minnesota Tim Walz, sulla trasmissione “Morning Joe” della MSNBC ha definito Donald Trump e JD Vance “weird – strani” non immaginava di aver coniato uno degli slogan della campagna elettorale di Kamala Harris e dei democratici. “Weird” è diventato lo slogan del momento nei comizi Dem. Walz, che piace particolarmente ai rappresentati della Camera è originario del Nebraska. Si è arruolato nella Guardia nazionale dell’esercito quando aveva 17 anni e ha prestato servizio per più di due decenni in missioni in patria e all’estero. In seguito ha lavorato come insegnante di studi sociali e allenatore di football alle superiori a Mankato, vicino Minneapolis, prima di passare alla politica. Nel 2006, si è candidato con successo per un seggio al Congresso in un distretto prevalentemente rurale e agricolo nel Minnesota meridionale. Lo ha rappresentato per 12 anni ed è stato l’unico democratico a tenere in un distretto tendenzialmente rosso, in quasi 30 anni.
Josh Shapiro ha vinto la corsa a governatore della Pennsylvania, sconfiggendo il repubblicano Doug Mastriano per 11 punti, mantenendo sotto il mantello democratico uno degli swing state più sotto osservazione. Procuratore generale della Pennsylvania dal 2017, è stato un rappresentante nella Camera dello stato. Si è distinto per le sue battaglie sulla protezione dell’accesso all’aborto e sulla riforma del sistema di giustizia penale. E’ stata una delle voci autorevoli contro le false accuse di brogli elettorali nel suo stato. Potrebbe fare molta presa sull’elettorato ebraico, date le sue origini, ma questa spiccata identità potrebbe trovare fertile campo di accusa per gli americani-arabi del Midwest che spesso lo hanno accusato di restare in silenzio di fronte alla guerra di Gaza.
Mark Kelly – Il senatore Tech Originario dell’Arizona, stato di confine sotto i riflettori per la crisi dell’immigrazione, Mark Kelly è anche un ex astronauta ed ha un grande appeal nel settore tecnologico. Da senatore ha spinto per investimenti legati al suo stato e ha celebrato con la senatrice dell’Arizona Kyrsten Sinema i 400 milioni di dollari ricevuti dal CHIPS and Science Act proprio per questo. La sua campagna di rielezione nel 2022 ha raccolto quasi 90 milioni di dollari, con cospicui contributi da Microsoft, Apple, Amazon, AT&T, Alphabet e Meta. La proposta di legge che chiede alle Big Tech di contribuire ai servizi della commissione federale sulle comunicazioni potrebbe alienargli simpatie.
Uno dei punti di forza del governatore del Kentucky Andy Beshear nella corsa per diventare il compagno di corsa della vicepresidente Kamala Harris è che potrebbe attrarre gli elettori centristi anche per essere un democratico pro-life. Procuratore generale dello stato, ha vinto due volte la campagna da governatore in uno stato in cui Donald Trump ha ottenuto più di 20 punti percentuali nel 2020. Si è distinto per le sue campagne pro-choice in uno in uno stato in cui la procedura è quasi del tutto vietata, tuttavia alcuni detrattori non pensano abbia fatto abbastanza.
Pete Buttigieg – Il segretario ai Trasporti con un marito Buttgieg è uno degli esponenti Democratici che più si è mobilitato a favore di Kamala Harris: almeno trenta apparizioni sui media, una conferenza stampa a Washington e comizi in due swing state nelle ultime due settimane. Considerato dagli analisti una scelta poco probabile, l’ex sindaco di South Bend (Indiana) ha dalla sua una grande popolarità sui social fin dal fallito assalto alla Casa Bianca del 2020, e si adatta al profilo più moderno della nuova campagna post-Biden. Rimane tuttavia difficile che l’America sia pronta a votare un ticket che comprenda la prima presidente donna e il primo vicepresidente dichiaratamente omosessuale. Buttigieg si è sposato nel 2018 con Chasten Glezman, un insegnante, in una cerimonia religiosa nella cattedrale episcopaliana di South Bend.