Milano, 1 ago. (askanews) – Grazie ai fondi del Pnrr apriranno a Roma, tra l’altro, tre centri di facilitazione digitale che verranno resi disponibili presso la Palestra della legalità di Ostia (X Municipio), il Centro “Don Pino Puglisi” di Montespaccato (XIII Municipio), la “Palestra della Salute” (XIV Municipio) e il Centro “Nathan” (I Municipio). È il frutto della partecipazione all’avviso pubblico indetto dall’assessorato all’inclusione sociale e servizi alla persona della Regione Lazio nell’ambito del progetto “Rete dei servizi di facilitazione digitale” finanziato dalla Missione 1 – Componente 1 – Misura 1.7.2 del Pnrr. Ne dà notizia in un comunicato l’Asp Asilo Savoia.
“Siamo particolarmente lieti – ha dichiarato il presidente di Asilo Savoia, Massimiliano Monnanni – che il programma ‘Talento & Tenacia’ sia ulteriormente valorizzato da questi nuovi e importante servizi integrativi che consentiranno agli oltre 3.000 utenti dei nostri centri e alle relative famiglie di poter incrementare le proprie competenze digitali di base. Ancora più gratificante per l’Asp che le attività di facilitazione digitale verranno svolte dai “social trainer”, la figura creata proprio nell’ambito del programma “Talento & Tenacia”: in questo modo i nostri giovani atleti appositamente formati nel settore dell’inclusione sociale e digitale avranno ulteriori opportunità di sviluppo professionale”.
In Italia – prosegue la nota citando dati del Digital Decade Report 2023 – solo il 46% della popolazione ha competenze digitali di base, contro una media europea del 54%. Tra i principali progetti avviati per colmare questo gap, c’è quello dei “Centri (o Punti) di facilitazione digitale”, previsto dalla misura 1.7.2 del Pnrr all’interno della M1C1. Un progetto che vede protagoniste Regioni ed enti locali per la costruzione di una rete di alfabetizzazione digitale diffusa su tutto il territorio nazionale. Questo obiettivo rappresenta uno dei cinque indicatori individuati da “Italia Digitale”, la strategia sulla trasformazione digitale del Paese incardinata nel Pnrr.
Per rispondere a questo scenario e alle sue criticità, con l’obiettivo di ridurre la percentuale di popolazione che attualmente rischia un’esclusione digitale sono stati appunto progettati i centri di facilitazione digitale, spazi che aiutano i cittadini a raggiungere le competenze digitali di base, fondamentali per il lavoro, lo sviluppo personale, l’inclusione sociale e la vita nella comunità. Il progetto prevede la costruzione di una rete di centri dislocati sul territorio, all’interno di biblioteche, scuole, centri sociali e sportivi, in cui collaborano i “facilitatori digitali”, operatori specializzati che aiutano i cittadini in difficoltà, in presenza e/o online, a sviluppare o migliorare delle competenze digitali.
Aiuteranno, ad esempio, a imparare ad utilizzare strumenti della PA come l’appIO, SPID, PagoPA, il FSE o semplicemente per ricevere supporto sulla navigazione in rete, fare l’abbonamento dei trasporti pubblici o utilizzare i propri servizi bancari. Questi centri diventano l’occasione, soprattutto per giovani ed anziani, per mettersi in gioco verso un’alfabetizzazione digitale, consentendo all’Italia di colmare gradualmente quel gap di competenze, rispetto agli altri Paesi europei, con l’obiettivo finale di raggiungere almeno il 70% degli italiani con nozioni digitali di base.