Milano, 1 ago. (askanews) – L’editoriale di oggi sull’Osservatorio Romano di Fabio Folgheraiter sul rispetto dovuto agli anziani “mi ha profondamente colpito e mi ha spinto a riflettere su come contribuire a una cultura del rispetto e dell’inclusione per gli anziani e le persone fragili nella nostra società e su come orientare la mia azione amministrativa a servizio della comunità”. Così in una nota l’assessore al Welfare della Regione Abruzzo, Roberto Santangelo, che ha definito “chiarificatore” il testo del docente di Teoria del lavoro sociale all’Università Cattolica, pubblicata dal quotidiano vaticano.
“Nella nostra società, le persone affette da gravi disabilità o fragilità biopsichiche sono spesso oggetto di un atteggiamento ambivalente. Come osserva Folgheraiter, ‘a parole’ queste persone sono sostenute e incoraggiate, ma nel profondo suscitano in molti di noi sentimenti inconsci di pietà e, talvolta, persino di sottile disprezzo. Papa Francesco denuncia questo paradosso, definendolo come una ‘cultura dello scarto'” ha evidenziato l’assessore.
Santangelo ha continuato ricordando anche l’attenzione del prof. Folgheraiter nei confronti dell’approccio dei professionisti del settore dell’assistenza: “Folgheraiter mette in evidenza l’incongruenza di questo atteggiamento, che si riscontra anche tra gli operatori professionali, i caregiver familiari e i volontari, perché è importante riflettere se stiamo davvero onorando e rispettando gli anziani e i fragili come dovremmo” ha continuato.
Citando Folgheraiter, per la quale solo la salute ha valore e che sottolinea invece il ruolo centrale degli anziani nella nostra vita, “con questa riflessione dirompente ‘noi li sentiamo ancora più umani proprio in virtù dei loro gravi disagi che li elevano spiritualmente e li rendono esempi e modelli (anche cristiani) di accettazione e glorificazione della vita’. Questa riflessione ci ricorda che spesso gli ultimi sono i primi, come insegna il magistero di Papa Francesco, che afferma: ‘le pietre scartate saranno testate d’angolo'” ha proseguito.
L’assessore al Welfare ha concluso poi con un invito al senso di umanità prima che al rispetto del dovere deontologico: “Il paradigma relazionale proposto da Folgheraiter incoraggia gli operatori a rendere onore ai loro assistiti non solo per dovere deontologico, ma perché essi, precedendoci nella vita, sono i nostri maestri esistenziali. È un invito a riconoscere il valore intrinseco di ogni persona, indipendentemente dalla loro fragilità o disabilità”.