Roma, 24 lug. (askanews) – La TIM ripristini immediatamente il collegamento internet agli utenti di Catania e dei Comuni limitrofi e preveda degli indennizzi agli abbonati che da una settimana stanno subendo pesanti disservizi. È la richiesta che avanza Confedercontribuenti che sta già lavorando a una class action: diverse utenze sono offline da metà luglio e dovranno scontare uno stop di quasi un mese, visto che la compagnia dice di non poter intervenire prima del 9 agosto. La Confederazione Nazionale delle Imprese e dei Contribuenti da diversi giorni sta infatti raccogliendo le proteste di centinaia e centinaia di utenti rimasti senza connessione internet. L’interruzione oltretutto non riguarda solamente le utenze domestiche, ma anche quelle professionali, con decine di società e aziende che non riescono a portare avanti l’attività lavorativa.
“Stando alle segnalazioni che abbiamo ricevuto – commenta Carmelo Finocchiaro, presidente della Confedercontribuenti, – le interruzioni stanno interessando tutta la provincia di Catania. In alcune zone però si registrano delle situazioni paradossali, il caso più eclatante è a Tremestieri Etneo, completamente senza connessione dal 15 luglio scorso. Dopo una serie di solleciti, gli operatori della TIM avevano assicurato che la linea sarebbe stata ripristinata entro il 20 luglio, ma dopo poche ore già parlavano del 23, quindi oggi. Inutile dire che è tuttora impossibile connettersi a internet, e a chi chiede informazioni, gli addetti TIM adesso spiegano che non sarà possibile risolvere il problema prima del 9 agosto”.
“L’aspetto peggiore – prosegue il Presidente della Confedercontribenti, – è che gli utenti si sentono presi in giro, visto che TIM sta cercando di scaricare la responsabilità sull’Enel: per risolvere il problema infatti, stando a quanto spiega il call center, occorre intervenire su un cavo che si trova nelle immediate vicinanze dei tralicci dell’alta tensione”.
“È assurdo che una compagnia del calibro della TIM – sottolinea ancora il Presidente della Confederazione Nazionale delle Imprese e dei Contribuenti, – non sia in grado di intervenire su un guasto del genere, non abbia stipulato un contratto con l’Enel per ottenere immediata assistenza, e non sia in grado di fornire un collegamento di emergenza. Nel 2024 non si può pensare di lasciare centinaia di utenze senza connessione internet per quasi un mese. Se la compagnia non interverrà immediatamente – conclude Finocchiaro, – i vedremo costretti a intentare una class action per ottenere un risarcimento”.