Roma, 20 lug. (askanews) – “Sognare troppo, a volte, fa paura: sono stata vicina a vincere Wimbledon, ma non a sufficienza” Così Jasmine Paolini al Corriere della Sera. Paolini spiega che il momento più bello sull’erba londinese è stato “il match point contro la Vekic, in semifinale, partita complicatissima. Ho alzato gli occhi verso il mio team in tribuna, come faccio sempre, e li’ accanto, cosa che accade di rado, ho visto seduta la mia famiglia. Ho pensato quanto fosse bello avere lì mamma, papà e mio fratello. La loro esultanza nel momento della vittoria è stato il momento in assoluto più carico di emozione di tutto il mio Wimbledon: la felicità condivisa è ancora più intensa”.
Ora Parigi: “Arrivare in cima è difficile ma confermarsi lo è di più. Tutte vogliono batterti. Alla medaglia non voglio pensare troppo: è già difficile rimanere focalizzati sull’obiettivo”. Un podio olimpico non lenirebbe la delusione della finale persa a Wimbledon: “Sarebbe una grande gioia, una cosa notevole. Però Wimbledon è Wimbledon. La risposta è nì”. (segue)