Nel corso delle due giornate di evento, i nuovi stilisti e gli ambasciatori della moda, presso il Nazionale Spazio Eventi di Roma, hanno portato in passerella le proprie creazioni di fronte a stampa e numerosi ospiti. Nella serata di sabato 13 luglio, presentate dall’ex Miss Italia Denny Mendez, si sono alternate le collezioni di otto donne, nuove proposte della moda italiana. Ad aprire le danze è stata Ve.Q EXPERIENCE (della designer Veronica Quadraroli) che ha presentato la sua collezione ecosostenibile Flos, un omaggio alla forza e all’audacia femminile.
Emanuela Madonna, la seconda in calendario, ha portato in passerella i suoi abiti che con maestranza sartoriale, giochi di plissé, sete, pelle laserata e scuba 3D, declinano perfettamente il concetto di realtà illusoria. A seguire è stata la volta di Concita Ties&Pearls, brand della stilista dalle origini siciliane Concita Petralito che con la sua “Bella Sedara” ha raccontato una collezione caratterizzata da sete e cotoni che trae massima ispirazione da una Sicilia antica, quella di Tommasi di Lampedusa, ricca di bellezza e sensualità.
Tra i patrocini della manifestazione Confine ( Confederazione Imprenditori Italiani in Europa con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Dei Ministri) Regione Lazio, Consiglio Regionale del Lazio, Fondazione UniVerde, e Coldiretti, Nel corso dell’iniziativa, alla presenza della responsabile di Donne Coldiretti Mariafrancesca Serra e della presidente di Terranostra Dominga Cotarella, sono state proposte le creazioni ideate da tre giovani imprenditrici agricole, nel segno della biodiversità e del recupero di fibre e colori naturali ottenuti dalle piante. Fiorenza “Cosetta” Enzo ( Donne Coldiretti Veneto), Flavia Sbrolli ( Donne Coldiretti Umbria) Rosa D’Urso ( Donne Coldiretti Puglia) hanno dimostrato con le loro esperienze come la riscoperta di alcune fibre e delle tinture naturali possono rappresentare un’occasione di sviluppo per le imprese agricole, ma anche un contributo al rilancio della moda Made in Italy”.
Rome Fashion Show # Haute Couture ha toccato tematiche sensibili come l’ecosostenibilità ma anche quello della disabilità e dell’inclusività. Per responsabilizzare sul tema delle disabilità di linguaggio e udito è intervenuta Giovanna Giambruno, founder di Udisky, impresa che opera nel campo dell’assistenza audiologica.
La sesta designer in calendario Gioia Radini ha raccontato il suo omaggio alla penisola, con abiti che traggono ispirazione da ogni regione italiana, caratterizzati da tessuti naturali dipinti a mano e impreziositi con pietre naturali. Barbara Basciano invece, con il suo concetto di “La Moda e’ eleganza” ha impersonato una donna romantica e coraggiosa grazie ad abiti con contrapposizioni di tessuti leggeri, trasparenze ma ornati di strass e perle. Prima della sfilata di chiusura, un’altra testimonianza a sostegno delle imprese volte a valorizzare il territorio è arrivata attraverso l’intervento di Edoardo Cicchinelli founder di Ethical Food Selection, progetto che ha l’obiettivo di mettere in luce i piccoli produttori rifornendo i loro prodotti nei migliori locali d’Italia.
Gran finale della prima serata con Pina Grasso e la sua esclusiva collezione dai materiali preziosi come duchesse e mikado, dedicata a donne uniche e raffinate che amano valorizzare la propria indole.
Dopo le relative sfilate i couturier hanno ricordato il proprio “maestro”, lo stilista che più ha influenzato il percorso lavorativo e creativo di ognuno. Dalla Maison Franco Ciambella vengono rievocati gli abiti ispirati alla Venere di Milo e alla sua bellezza imperfetta. I capi dai colori vivaci presentano lavorazioni in 3D e stampe dipinte a mano, arricchiti da fili dorati. Il tributo di Ciambella è andato a Fernanda Gattinoni, stilista sofisticata, determinata e intraprendete. A seguire la Maison Michele Miglionico mette in contatto romanticismo e dramma, presentando una collezione composta da vari abiti iconici che evidenziano la maniacale attenzione ai particolari, in mostra tramite un attento gioco di contrasti. Il ricordo del designer va a Mila Schön e alla sua moda nel corso degli anni ’60. La Maison Nino Lettieri rispolvera una selezione di abiti da sera realizzati dal 2010 al 2020, che si accomunano per l’alta sartoria e il fatto a mano in Italia, ognuno di essi si rivolge ad una donna chic, raffinata e pregiata. L’omaggio va a Lorenzo Riva e alla sua arte. La Maison Gianni Sapone solca la passerella con una selezione di alta moda che prende forma dal 2000 ad oggi. Ogni singolo abito ha la sua storia, la sua magia ed proprio questo il punto cardine di ogni collezione realizzata dal couturier. Momento di commozione per le parole dello stilista nei confronti del suo mentore Fausto Sarli.