per circa la metà dei leader italiani è fondamentale non solo investire in formazione ed educazione in modo costante (55%), ma anche rendere l’intelligenza artificiale più trasparente e interpretabile (49%), dimostrando di essere in linea con le premesse dell’AI Act recentemente approvato dal Parlamento Europeo e con il disegno di legge proposto dal Consiglio dei Ministri. LA SOSTENIBILITÀ DECISIVA PER PROCUREMENT E PARTNERSHIP. Responsabile di oltre il 4% delle emissioni globali di CO2, più dell’industria aeronautica e dei trasporti, il settore sanitario non può tendere all’efficienza senza impegnarsi per diminuire il proprio impatto ambientale. Una sensibilità avvertita anche da una larga maggioranza dei leader italiani (83%), che ritengono la sostenibilità una priorità assoluta per le organizzazioni sanitarie. Le azioni già intraprese riguardano soprattutto la riduzione dei rifiuti (45%), l’eliminazione delle sostanze pericolose (39%) e l’efficienza energetica (32%), quest’ultima considerata una strategia da implementare nelle proprie strutture nei prossimi tre anni dal 42% degli intervistati. La sostenibilità, inoltre, rappresenta una tematica sempre più determinante anche negli acquisti: il 46% dei leader della sanità in Italia dichiara di voler selezionare fornitori con target e iniziative di sostenibilità e di privilegiare l’acquisto di apparecchiature più sostenibili anche in ottica di economia circolare (44%). Una sensibilità condivisa in particolare con le aziende health tech, che per quasi un terzo (32%) dei leader italiani rivestono un ruolo chiave nel migliorare la tempestività e la qualità dell’assistenza, oltre alle istituzioni governative (55%). “È incoraggiante notare che la stragrande maggioranza dei leader italiani della sanità coinvolti nello studio riconosca che la riduzione dell’impatto ambientale dei sistemi sanitari dovrebbe essere una priorità assoluta. Tuttavia, molti di loro sono alle prese con sfide senza precedenti. Questo dimostra l’urgenza di adottare soluzioni tecnologiche che siano al tempo stesso innovative e sostenibili e contribuiscano a ridurre i costi delle cure”, ha concluso Celli.
Philips Future Health Index 2024: AI migliora assistenza sanitaria e qualità delle cure
Per i leader della sanità
per circa la metà dei leader italiani è fondamentale non solo investire in formazione ed educazione in modo costante (55%), ma anche rendere l’intelligenza artificiale più trasparente e interpretabile (49%), dimostrando di essere in linea con le premesse dell’AI Act recentemente approvato dal Parlamento Europeo e con il disegno di legge proposto dal Consiglio dei Ministri. LA SOSTENIBILITÀ DECISIVA PER PROCUREMENT E PARTNERSHIP. Responsabile di oltre il 4% delle emissioni globali di CO2, più dell’industria aeronautica e dei trasporti, il settore sanitario non può tendere all’efficienza senza impegnarsi per diminuire il proprio impatto ambientale. Una sensibilità avvertita anche da una larga maggioranza dei leader italiani (83%), che ritengono la sostenibilità una priorità assoluta per le organizzazioni sanitarie. Le azioni già intraprese riguardano soprattutto la riduzione dei rifiuti (45%), l’eliminazione delle sostanze pericolose (39%) e l’efficienza energetica (32%), quest’ultima considerata una strategia da implementare nelle proprie strutture nei prossimi tre anni dal 42% degli intervistati. La sostenibilità, inoltre, rappresenta una tematica sempre più determinante anche negli acquisti: il 46% dei leader della sanità in Italia dichiara di voler selezionare fornitori con target e iniziative di sostenibilità e di privilegiare l’acquisto di apparecchiature più sostenibili anche in ottica di economia circolare (44%). Una sensibilità condivisa in particolare con le aziende health tech, che per quasi un terzo (32%) dei leader italiani rivestono un ruolo chiave nel migliorare la tempestività e la qualità dell’assistenza, oltre alle istituzioni governative (55%). “È incoraggiante notare che la stragrande maggioranza dei leader italiani della sanità coinvolti nello studio riconosca che la riduzione dell’impatto ambientale dei sistemi sanitari dovrebbe essere una priorità assoluta. Tuttavia, molti di loro sono alle prese con sfide senza precedenti. Questo dimostra l’urgenza di adottare soluzioni tecnologiche che siano al tempo stesso innovative e sostenibili e contribuiscano a ridurre i costi delle cure”, ha concluso Celli.