Blackout informatico, Mocerino (Netgroup): serve un cloud europeo – askanews.it

Blackout informatico, Mocerino (Netgroup): serve un cloud europeo

“Down globale impone dibattito su sovranità digitale”
Lug 19, 2024

Roma, 19 lug. (askanews) – “I sistemi operativi mondiali dipendono da tre aziende USA, c’è una questione urgente legata alla sicurezza strategica dei cittadini europei. Il sistema è soggetto a fragilità”. Lo afferma l’esperto di cybersicurezza Giuseppe Mocerino, presidente di Netgroup Spa.

“Il down informatico causato dal blocco del cloud di Microsoft sta avendo ripercussioni in tutto il mondo e sta generando problemi a diversi sistemi operativi ed aziende, tra cui quelle del settore aereo, finanziario, dei media, dei trasporti, anche in Italia. All’azienda statunitense sono collegate le piattaforme di tutto il pianeta ed è questo il centro della questione. Stando alle dichiarazioni dell’azienda informatica il blocco sarebbe causato da un errore di aggiornamento software del cloud e sembrerebbe dunque da escludere un attacco hacker. Si apre però un tema cruciale legato alla sovranità e alla dipendenza tecnologica del pianeta: i sistemi operativi mondiali sono prevalentemente centralizzati nelle tecnologie e nei software dei tre colossi americani: Microsoft, Apple e Google. In una sola nazione si concentra la sicurezza digitale e direi anche la vita dei cittadini di tutto il mondo. Oltre il 70 per cento dei sistemi operativi del pianeta sono di Microsoft e come abbiamo visto , in poche ore si può arrivare al collasso dei sistemi mondiali. Il guasto Microsoft ha causato la cancellazione di almeno 130 voli e il ritardo di oltre 200 aerei, come ha riferito la CNN. I disagi in un mondo globale diventano subito virali e si moltiplicano, dunque arrivano anche nei nostri aeroporti. L’Europa deve porsi come priorità quella della sovranità digitale, ne va della vita e del diritto alla sicurezza dei cittadini: dobbiamo avere un nostro cloud che vada a coprire tutti i servizi nazionali ed europei. Come abbiamo visto, abbiamo le mani legate, non abbiamo alcuna leva di intervento. Il sistema digitale è fragile perché concentrato in una sola nazione”, conclude.