Roma, 17 lug. (askanews) – Nonostante le sfide economiche persistenti, riprende un po’ di vigore la voglia di fare impresa in Italia nel secondo trimestre 2024. Secondo l’analisi trimestrale Movimprese condotta da Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio tra aprile e giugno 2024 il saldo positivo tra aperture e chiusure di imprese vede un incremento di 29.489 attività, con un risultato superiore a quello dello stesso periodo dell’anno scorso. Uno degli elementi chiave di questa crescita è stato l’aumento delle iscrizioni, che hanno toccato quota 81.456, registrando una ripresa di 2.179 unità rispetto allo stesso trimestre del 2023. Sul fronte opposto le cessazioni hanno raggiunto le 51.967 unità, segnando un incremento rispetto alla media storica e il quinto aumento consecutivo in cinque anni. In termini assoluti il Sud Italia si conferma un importante motore di crescita, con un saldo positivo di 9.084 nuove imprese e un tasso di crescita dello 0,44%, in linea con quello registrato nel medesimo periodo dell’anno precedente, ma inferiore a quello medio nazionale (+0,5%). Anche il Nord-Ovest e il Centro Italia hanno mostrato performance positive, sia nei valori assoluti (+8.671 e +6.348 imprese) che nei tassi di crescita rispettivamente dello 0,56% e dello 0,51%. La Lombardia si distingue come la regione più dinamica, con un saldo positivo di 6.483 imprese, seguita dal Lazio, che ha visto un incremento di 3.851 nuove imprese. Al contrario ma in termini di tassi di crescita, altre regioni, come la Sardegna (+0,02%), l’Umbria (+0,27%) e la Basilicata (+0,32%) hanno mostrato aumenti decisamente più contenuti rispetto alla media nazionale.