Cologno Monzese, 17 lug. (askanews) – “Noi figli non siamo stati informati di questa cosa se non a cose praticamente fatte, non siamo coinvolti, ma onestamente poco importa”. Pier Silvio Berlusconi conferma che la famiglia non fosse al corrente dell’intenzione di intitolare lo scalo di Malpensa a suo padre Silvio, morto il 12 giugno di un anno fa. Sull’argomento, inevitabile alla conferenza stampa di presentazione dei palinsesti Mediaset a Cologno Monzese, ha tuttavia premesso a più riprese: “Tutto ciò che viene intitolato in onore di nostro padre a noi fa piacere, questo è sicuro. Poi le polemiche personalmente mi hanno infastidito ma devo dire che lasciano anche il tempo che trovano”. “Se fosse opportuno farlo adesso o più avanti non lo so” ha detto aggiungendo in un secondo momento: “Malpensa è un tema che non mi appassiona. E’ un sentimento e non è facile esprimerlo”. Tuttavia “le modalità non penso siano state perfette nei tempi e nei modi. Era evidente che si sarebbero accese delle polemiche”.
“Al prossimo giro” alla prossima tornata elettorale “penso che ci potrebbe essere un’opportunità pazzesca di marketing parlando di politica. I moderati in Italia sono la maggioranza, oggi però non hanno qualcuno in cui si riconoscono veramente. Tanto è vero che la stessa Meloni, che io considero bravissima al di là di come la si pensi, sta prendendo voti dei moderati”. Così l’amministratore delegato di Mfe, Pier Silvio Berlusconi, conversando con i giornalisti in occasione della serata di presentazione dei palinsesti Mediaset. “Forza Italia è perfetta e sta lì, ma un conto è una Forza Italia di Resistenza, un conto è una Forza Italia di sfida” ha aggiunto, precisando ai giornalisti che lo incalzavano: “Il brand è già lì e scritto”. Poco prima aveva detto: “Io non prevedo nulla, dico solo che ci può essere un’opportunità per qualunque nuova forza/candidato di centro-moderata abbastanza unica”.
“Il fascino della politica in termini di adrenalina, avventura, spinta, rapporto con la gente io lo sento, fa parte del Dna di mio padre, è un qualcosa che io sento ahimè avere”. Così Pier Silvio Berlusconi, si è espresso sul suo rapporto con la politica, anche alla luce delle ventilare ipotesi di una sua possibile discesa in campo. “Parlare con le persone è stato il mio mestiere per più di 30 anni perché la tv questo fa – ha aggiunto – Ma un conto è fare le elezioni con la grande avventura elettorale, un conto il sacrificio della vita politica di tutti i giorni. Chi te lo fa fare abbastanza ovunque ma in Italia… e poi cosa fai: il conflitto di interessi come lo metti? Vendi tutto o molli tutto in mano a qualcuno? Non è un tema leggero”.
“Marina ha espresso la sua opinione personale, oltre che personale da editore, di sicuro non da personaggio attivo in politica ed è libera di farlo ed è giusto che lo faccia”. Lo ha detto Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mfe, durante la serata di presentazione dei palinsesti Mediaset a Cologno Monzese, a proposito dell’intervista di sua sorella, Marina, in cui affermava di sentirsi più in sintonia con la sinistra di buon senso sui diritti civili. Berlusconi, però, avvertito con una battuta i giornalisti: “La parola comunista mi si addice tanto quanto mi si addice dire che io sia interista”.
“Onestamente io non vedo il problema Telemeloni. Dire che in Italia non c’è libertà di parola e di opinione mi sembra poco vero. In Italia si scrive e si dice tutto quello che si vuole da noi c’è libertà”. Ha anche detto Pier Silvio Berlusconi. “Che alcune scelte in Rai possono essere fatte in modo azzardato sbagliando questo non lo nego io – ha chiosato – diciamo che vengono molto sottolineate”.