Venezia, 16 lug. (askanews) – “È fortissima la preoccupazione per Venezia, città del mondo che si ritrova con i vertici dell’amministrazione comunale, a partire dal sindaco, sotto inchiesta o addirittura sotto arresto come nel caso dell’Assessore Renato Boraso”. Così in una nota gli esponenti del Pd di Venezia e il segretario del Pd Veneto, Andrea Martella in merito all’inchiesta della Guardia di Finanza che ha portato all’arresto dell’assessore alla Mobilità del Comune di Venezia.
“Per il bene di Venezia e dei suoi cittadini, per le tante criticità e sfide che abbiamo di fronte- sottolineano i vertici del Pd veneziano e veneto-il sindaco e la sua maggioranza dovrebbero assumersi appieno la responsabilità politica di compiere un passo indietro”.
“Con senso di responsabilità, principio di garanzia e rispetto per il lavoro della magistratura- proseguono gli esponenti Dem-, guardiamo con attenzione agli sviluppi dell’inchiesta. Ma al tempo stesso non possiamo dimenticare che da anni, come forza di opposizione, solleviamo il tema del conflitto di interessi che grava sulla nostra città. I diversi filoni dell’inchiesta e il quadro che emergerebbe nel complesso sistema amministrativo con il coinvolgimento di alte cariche delle aziende di servizi e dello stesso gabinetto del sindaco, raccontano di una situazione inquietante e intollerabile”.
“Venezia è una città che non può consentirsi una paralisi amministrativa. È una città speciale, che ha necessità assoluta di salvaguardia e di sviluppo: azioni che impongono una amministrazione pienamente operativa e credibile, cosa che appare quantomai improbabile in questa situazione”, concludono i segretari del Pd.