Roma, 16 lug. (askanews) – Monolocali da 20 metri quadri per una persona, stop alla doppia confomità edilizia, sanatoria per le irregolarità nelle zone vincolate, tollerabilità del 6% per gli immobili di superficie fino a 60 metri quadri, che si aggiunge alle altre percentuali di tollerabilità già previste per immobili più grandi. Queste le principali novità introdotte al decreto salva-casa, che è stato licenziato oggi dalla Commissione ambiente della Camera. Domani il provvedimento va in Aula.
Ieri la Commisione ha approvato altri emendamenti tra cui quello che semplifica il cambio di destinazione d’uso e che, tra l’altro, consente anche a locali al piano terra o seminterrati di diventare residenze.
Niente da fare per le disposizioni cosiddette ‘salva-Milano’ annunciate dal Ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, che a quanto si apprende, saranno inserite probabilmente nel dl infrastrutture.
Per quanto riguarda i criteri di abitabilità, è stato approvato un emendamento che porta da 2,70 a 2,40 metri l’altezza minima interna dei locali richiesta, mentre la superficie minima per i monolocali per una persona scende da 28 a 20 metri quadri, per due persone da 38 a 28 metri quadri.
Con un emendamento della Lega è stata abolita la doppia conformità edilizia, non solo per le difformità parziali, come già scritto nel provvedimento, ma anche per quelle sostanziali.
Tra le novità, anche la norma che rende sanabili le difformità degli immobili nelle zone con vincoli paesaggistici per gli interventi realizzati prima dell’11 maggio 2006.
Con un altro emendamento approvato in Commissione è stato previsto che gli immobili sotto i 60 metri quadri si considerano regolari se hanno una superficie fino al 6% in più rispetto a quella prevista, in sostanza circa 3,5 metri quadri ulteriori. Nella versione approvata dal Consiglio dei Ministri sono previste diverse percentuali di tollerabilità che aumentano con la diminuzione delle superfici. Pr gli immobili inferiori a 100 metri quadri è prevista una tollerabilitàd del 5%, casistica questa in cui rientravano anche gli immobili fino a 60 metri quadri. Ora per unità di queste dimensioni la tollerabilità aumenta al 6%.
Infine la possibilità per i sottotetti diventare abitazioni. La norma approvata prevede che “al fine di incentivare l’ampliamento dell’offerta abitativa limitando il consumo di nuovo suolo, il recupero dei sottotetti è comunque consentito nei limiti e secondo le procedure previste dalla legge regionale, anche quando l’intervento di recupero non consenta il rispetto delle distanze minime tra gli edifici e dai confini”.