Roma, 16 lug. (askanews) – Nessuna norma ‘salva-Milano’ e’ stata introdotta nel decreto legge sul piano casa che è stato licenziato dalla Commissione ambiente della Camera. Il testo domani andrà in Aula senza le misure annunciate dal ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini.
Gli emendamenti di maggioranza sul tema sono stati ritirati, mentre quelli presentati dalle opposizioni si considerano respinti a seguito del voto sul mandato al relatore.
La maggioranza, riferiscono fonti parlamentari, non avrebbe ancora trovato la quadra sul pacchetto ‘salva-Milano’ e per questo, quando mancava la votazione su diversi emendamenti e quelli di maggioranza erano stati ritirati, è stato messo ai voti il mandato al relatore.
La relatrice del decreto, Erica Mazzetti (Fi), ha spiegato che la riformulazione sarebbe giunta ma fuori tempo massimo, quando ormai andava votato il mandato al relatore sul provvedimento per consentire il suo approdo in Aula domani, come deciso in conferenza dei capigruppo. “La riformulazione è arrivata – ha riferito la relatrice – ma proprio alla scadenza del termine che avevamo per conferire il mandato al relatore. Avremmo avuto bisogno di tempo per leggerlo e valutarlo, ma non è stato possibile farlo”.
Diversi deputati di maggioranza interpellati al termine della seduta hanno detto di non aver visto alcuna riformulazione.
Da quanto trapela da ambienti parlamentari di maggioranza, le norme ‘salva-Milano’ potrebbero entrare nel decreto infrastrutture, che la stessa Commissione esaminerà subito dopo il provvedimento che ha ricevuto l’ok oggi.