Roma, 16 lug. (askanews) – “Un’attenzione particolare alle questioni agricole e l’introduzione delle prime tappe fondamentali” per rimettere l’agricoltura al centro dell’agenda politica europea. E’ quanto Christiane Lambert, presidente del Copa e Lennart Nilsson, presidente della Cogeca, i più importanti sindacati degli agricoltori e delle cooperative agricole europee, si attendono dalla primo discorso che Ursula von der Leyen terrà giovedì prossimo davanti ai parlamentari appena riuniti a Strasburgo.
“Ci aspettiamo parole e fatti per l’agricoltura – spiegano in una nota congiunta – L’agricoltura ha avuto un ruolo di primo piano nelle elezioni europee, spesso menzionata dai candidati ed evidenziata nei manifesti dei partiti. L’agricoltura – spiegano – è uno dei tre pilastri dell’autonomia strategica dell’UE, insieme all’energia e alla difesa. Il modo in cui l’UE affronterà queste tre aree critiche nei prossimi cinque anni sarà cruciale per il suo futuro”.
“Mentre l’agricoltura è attualmente al centro dell’attenzione, è emerso un certo paradosso – constatano i presidenti del Copa e della Cogeca – Nonostante le intenzioni espresse dai partiti politici durante la campagna, non abbiamo ancora visto risposte politiche convincenti e innovative alle difficoltà e alle preoccupazioni sollevate durante le proteste agricole”.
Quindi ora, dopo le risposte a breve termine fornite da Ursula von der Leyen negli ultimi mesi con le semplificazioni alla nuova PAC e l’avvio del dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura europea, ora i sindacati si aspettano “ulteriori parole e azioni a favore dell’agricoltura nel prossimo mandato”.
Intanto, rileano il Copa e la Cogeca, “ridurre i budget stanziati per la politica di promozione sarebbe un’occasione persa, poiché si tratta di una delle storie di maggior successo dell’UE”, come anche “qualsiasi spinta a portare avanti l’accordo UE-Mercosur nella fase iniziale del mandato invierebbe un cattivo segnale a livello politico”. Per quanto riguarda l’Ucraina, “anche se dobbiamo sostenere il suo sforzo bellico, gli agricoltori dell’UE non dovrebbero essere lasciati a sostenere parte del peso della liberalizzazione del commercio o del potenziale allargamento”.
Su queste “basi chiare”, e con il sostegno di un Commissario per l’Agricoltura con un ruolo centrale nel futuro collegio, “possiamo prendere in considerazione una serie di nuove riforme per migliorare notevolmente la posizione degli agricoltori nella catena del valore e il rinnovamento delle generazioni agricole. Infine – concludono – è fondamentale che venga data una nuova attenzione alle cooperative agricole”.