Roma, 16 lug. (askanews) – Cia Sicilia Orientale e Confagricoltura Catania lanciano l’ultimo appello ai Governi nazionale e regionale e indicono una conferenza stampa per domani, mercoledì 17 luglio, a Catania, per denunciare lo stato dell’agricoltura isolana, che sta lentamente andando incontro alla morte a causa della gravissima siccità.
Alla conferenza parteciperanno il commissario facenti funzioni di presidente CIA Sicilia Orientale Giosuè Catania e il presidente Confagricoltura Giosuè Arcoria, assieme ai gruppi dirigenti e ad una delegazione di agricoltori.
Nelle campagne della Piana di Catania, denunciano le due confederazioni agricole, a tre mesi dalla dichiarazione di stato di emergenza non c’è stato “nessun ristoro per gli agricoltori che hanno perduto milioni di euro di grano mai raccolto, nessun intervento adeguato negli invasi che restano a secco e nessuna risposta dal Governo nazionale sulla declaratoria dei danni che consentirà di attuare le misure di sospensione e di deroga di tutti i pagamenti in capo alle aziende”. “Così, mentre Roma ritarda e Palermo tace, l’agricoltura muore”, avvertono.
La richieste delle organizzazioni sono di finanziare interventi urgenti ed indifferibili per mettere in sicurezza il sistema e affrontare una crisi climatica senza precedenti; di decretare la eccezionalità della crisi climatica in Sicilia e procedere alla declaratoria dei danni; di procedere all’esonero dei ruoli consortili irrigui e ordinari degli ultimi due anni e infine i individuare forme di ristoro economico per aiutare le aziende agricole a non abbandonare, anzi aiutarli a resistere e ripartire per la prossima stagione.