Roma, 14 lug. (askanews) – Fari puntati sul dollaro statunitense ai primi scambi che si svolgeranno lunedì mattina, sui mercati asiatici. Perché i drammatici sviluppi di sabato notte – il fallito attentato contro l’ex presidente Usa Donald Trump, candidato alle prossime presidenziali – potrebbe avere come effetto quello di far invertire la rotta al biglietto verde, spingendolo al rialzo.
Fino a venerdì scorso il dollaro aveva mostrato una dinamica di deprezzamento, dopo che le parole usate nell’audizione semestrale al Congresso del presidente della Federal Reserve, Jay Powell, e ancor più i successivi dati sull’inflazione di giugno, che ha mostrato un calmieramento più marcato del previsto, avevano spinto gli investitori a scommettere su un taglio dei tassi di interesse al direttorio della Fed di settembre.
L’attentato a Trump non modifica questo scenario, ma secondo vari investitori e analisti le sue chances di riconquistare la Casa Bianca ne risultano rafforzate e l’effetto sul dollaro potrebbe essere rialzista.
Per questo le dinamiche della parità del biglietto verde sulle altre valute saranno attentamente osservate fin dalle prime battute, lunedì. Guardando all’euro-dollaro, venerdì in serata gli scambi si erano chiusi con la valuta condivisa 1,0905 sul biglietto verde, sui massimi dal 7 giugno (oltre un mese quindi). Non è tuttavia da escludere che soprattutto nelle prime fasi l’euro-dollaro mostri una marcata volatilità e oscillazioni in ambo le direzioni.
Più a lungo termine, il rafforzamento della prospettiva di un ritorno di Trump potrebbe anche sostenere l’azionario Usa e Wall Street, nell’ottica che proceda a attuare quei tagli dei tassi che ha ripetutamente promesso, rafforzando così gli utili delle società quotate. Anche qui, però, ancor più che sui cambi, nell’immediato si potrebbe registrare volatilità dei listini. Infine, i propositi di mantenere politiche di bilancio espansive dovrebbero anche sostenere le prospettive di crescita economica degli Usa.