Genova, 11 lug. (askanews) – “Ricorreremo in Cassazione”, “non è stata una grandissima sorpresa” ha detto Stefano Savi, avvocato difensore del governatore ligure Giovanni Toti, parlando con i giornalisti davanti al palazzo di giustizia di Genova, dopo che il tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari.
“Leggendo l’istanza, con questo tipo di impostazione e con la necessità ribadita dal Riesame di non interferire sull’attività politico-amministrativa, l’unica soluzione che taglierebbe la testa al toro sarebbe quella delle dimissioni” ma “il solo fatto che ci sia un provvedimento almeno in parte atteso non costituisce di per sé automaticamente alcun presupposto per cambiare qualsiasi cosa” ha aggiunto.
Il governatore “si difende – ha sottolineato il difensore – come la Costituzione gli permette. Valuterà le scelte politiche da fare che non sono di natura personale ma collettive. Questo provvedimento pesa, ma può essere impugnato. La nostra prospettiva risponde alle esigenze personali di Toti sotto il profilo del processo penale, ma anche alla responsabilità che gli elettori gli hanno conferito per la gestione della Liguria: saranno prese delle decisioni tenendo conto di tutte e due queste cose”.
“Toti – ha aggiunto Savi – sta finendo di leggere le 33 pagine, non credo abbia già maturato prospettive future, certamente il provvedimento sarà valutato sotto tutti i profili. Per quello che ne può scaturire sotto il profilo delle scelte politiche è una decisione che merita ponderazione”.