Salute, Johnson & Johnson: la Medicina del futuro è di precisione – askanews.it

Salute, Johnson & Johnson: la Medicina del futuro è di precisione

Fondamentale collaborazione strategica, intesa con Humanitas
Lug 10, 2024
Milano, 10 lug. (askanews) – Johnson & Johnson, che ha sviluppato nei suoi 138 di storia 80 molecole, di cui 18 inserite nella lista dei farmaci essenziali per l’umanità stilata dall’Oms, punta all’introduzione entro il 2030 di 20 nuove terapie e 50 indicazioni terapeutiche. Per la multinazionale oggi l’innovazione non risiede solo nello sviluppo di nuove terapie ma in un approccio che affianca alla ricerca interna, acquisizioni e collaborazioni strategiche. Come quella siglata oggi con la firma del Memorandum of Understanding con l’Università Humanitas in occasione della settimana di eventi “Insieme verso la Medicina del futuro”, ideata per immaginare le prossime evoluzioni della sanità italiana.

“La medicina del futuro sarà caratterizzata da un estrema personalizzazione e sarà guidata sicuramente della medicina di precisione, quindi sempre più marker identificati che andranno a produrre soluzioni terapeutiche più efficaci e con un migliore profilo di sicurezza e tollerabilità”, spiega Alessandra Baldini, direttrice medica Johnson & Johnson Innovative medicine Italia.

La multinazionale ha investito in Italia nel 2023 25 milioni di euro, di cui circa il 40% – 10 milioni – in ricerca e sviluppo.

“Il modo per portare innovazione in Italia – prosegue Baldini – è condurre studi clinici: abbiamo attualmente 114 studi clinici su tutto il territorio nazionale che coinvolgono quasi mille centri di sperimentazione in 19 regioni, nelle aree terapeutiche nelle quali operiamo: quindi l’oncologia e l’ematologia, leneuroscienze, l’immunologia e anche le malattie cardiovascolare e le malattie rare. Questi studi coinvolgono più di 5.000 pazienti e più di un terzo di questi pazienti hanno una patologia patologia rara”.

Lo slogan di questa settimana di incontri è stato “unire gli sforzi per collaborare”. “La ricerca clinica – osserva Baldini – è importantissima per l’Italia, per i pazienti, che possono quindi beneficiare di terapie molto innovative. Dobbiamo quindi unire tutte le nostre forze per creare insieme, tutti gli attori del sistema, unico sistema che possa aumentare l’attrattività e la competitività del paese Italia”.

Ma quali saranno i benefici per i pazienti dell’intesa siglata oggi? Per Maurizio Cecconi, vice direttore scientifico di Humanitas, “Ricerca e innovazione sono fondamentali per riuscire a portare veramente la medicina di precisione ai nostri pazienti e per fare ricerca r innovazione bisogna puntare su essere eccellenti clinicamente, su fare didattica e su collaborare anche con industrie come Johnson & Johnson”.

In che direzione è destinata la ricerca? “Adesso parliamo di medicina di precisione – precisa Cecconi – e cioè riuscire a fare una ricerca che trova il trattamento giusto per quel determinato paziente non solo per gruppi di pazienti. In questo momento inoltre si sta affiancando anche tutto il tema dell’intelligenza artificiale che ci aiuterà sempre di più a caratterizzare quei gruppi di pazienti su cui riusciremo a testare quello specifico trattamento”.