Washington DC, 9 lug. (askanews) – Il summit Nato che celebra i 75 anni dell’alleanza di “maggiore successo della storia” – come ha detto il suo segretario generale Jen Stoltenberg – è iniziato a Washington DC. La capitale americana è blindata, con strade chiuse al traffico e molta sicurezza.
Le questioni sul tavolo sono tante di natura strategica, politica ma anche industriale. Il summit, dal 9 all’11 luglio, si tiene nell’ombra di quello, che la guerra scatenata il 24 febbraio 2022 dalla Russia contro l’Ucraina, rappresenta oggi per i Paesi dell’Alleanza, che proprio a causa di questo conflitto sono aumentati a 32, con l’ingresso prima della Finlandia e poi quest’anno anche della Svezia, sull’onda dei fondati timori scatenati da Mosca.
Quello in Ucraina “non è un conflitto che possa finire presto”. Secondo un alto funzionario della NATO, i russi stanno investendo molto in questa guerra e “dovremmo continuare ad aspettarci grossi attacchi russi” sull’Ucraina. Ma la Nato continuerà ad aiutare Kiev a difendersi, sia dal punto di vista degli aiuti militari che del coordinamento, per garantire quello di cui ha bisogno quando ne ha bisogno. Perché come anche specificato in queste ore dal consigliere per le comunicazioni sulla sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, il popolo ucraino ha dimostrato ancora una volta che, quanto rifornito e supportato dalla comunità internazionale e dagli Stati Uniti, può tenere testa all’esercito russo.