Napoli, 6 lug. (askanews) – Una coppa in ossidiana a motivi egittizzanti e un busto-ritratto di una principessa giulio-claudia, attribuito a Claudia Ottavia, figlia di Claudio e prima moglie di Nerone, direttamente dalle collezioni del Museo Archeologico nazionale di Napoli insieme ad affreschi per la prima volta esposti, andranno ad ampliare l’esposizione del Museo archeologico di Stabia Libero D’Orsi.
I reperti sono in prestito, grazie all’accordo di valorizzazione sottoscritto nel 2023 tra il Parco Archeologico di Pompei e il Mann finalizzato alla valorizzazione del patrimonio stabiano, e per mezzo del quale è stata già integrata la collezione del Museo dalla sua riapertura, lo scorso marzo.
“Il museo archeologico di Stabia è sempre più protagonista di una rete territoriale di siti e luoghi della cultura di inestimabile valore – ha sottolineato il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel – Abbiamo già in programma un incontro con il neo eletto sindaco di Castellammare, Luigi Vicinanza, per parlare di progetti futuri. I collegamenti con mezzi pubblici, decoro e segnaletica sono alcune priorità che vorrei affrontare insieme all’amministrazione comunale. Intanto si sta lavorando ai servizi di accoglienza alle ville di Stabia, dove sono in corso importanti lavori di restauro e accessibilità”.
Tra le opere in arrivo di particolare pregio per la loro unicità e bellezza, vi è una delle tre coppe in ossidiana, decorate con pietre preziose e motivi egittizzanti, rinvenute a Villa San Marco da Libero D’Orsi. (segue)