India, Modi vorrebbe un “reshoring” dei matrimoni – askanews.it

India, Modi vorrebbe un “reshoring” dei matrimoni

L’economia nuziale, un affare da 130 miliardi di dollari all’anno
Lug 3, 2024

Roma, 3 lug. (askanews) – Di tanto in tanto i giornali italiani ospitano notizie su nozze tra ricchi indiani che scelgono il Belpaese per il loro giorno più bello e, recentemente, in questo contesto va forte la Puglia. Tuttavia le cose potrebbero cambiare: è recentemente intervenuto lo stesso primo ministro Narendra Modi per promuovere una sorta di autarchia nuziale. Lo racconta oggi Nikkei Asia.

“È appropriato tenere un matrimonio all’estero? Non si può tenere il matrimonio nel nostro paese?” ha detto il capo del governo di Nuova Delhi a un evento all’inizio di quest’anno. Modi ha lanciato lo slogan “Sposarsi in India” lo scorso anno, promuovendo le destinazioni locali per i matrimoni e cercando di dissuadere i ricchi dal volare all’estero per nozze lussuose.

Questo è un momento in cui i matrimoni fanno davvero notizia nel paese più popoloso del mondo. Il gossip, in particolare, è in fibrillazione per quelle che si prospettano essere il 12 luglio le nozze più costose della storia, e forse non solo dell’India. Anant Ambani, il 29enne figlio dell’uomo più ricco dell’Asia Mukesh Ambani, sposerà una non certo povera imprenditrice di nome Radhika Merchant il 12 luglio a Mumbai.

A quanto racconta il Nikkei, solo la celebrazione prematrimoniale che si è tenuta nel Gujarat ha avuto un costo stimato di 150 milioni di dollari e vi hanno preso parte come invitati Mark Zuckerberg, Bill Gates e tantissime celebrità dei vari campi indiani. Si sono esibiti per loro Rihanna e Akon.

Siamo su altri livelli, ma in generale gli indiani amano spendere per i matrimoni. Secondo la società di brokeraggio globale Jefferies, la spesa per il “grande matrimonio indiano” è di 130 miliardi di dollari all’anno, quasi il doppio della spesa degli americani per i matrimoni, che è di circa 70 miliardi di dollari. E, per fare un paragone più calzante, si stima che una coppia tipica indiana spenda per le nozze circa il doppio rispetto all’istruzione, rispetto agli Stati uniti dove la proprizione e rovesciata.

Nella cultura indiana il matrimonio ha un ruolo fondamentale. E’ quella l’occasione in cui le famiglie mostrano la loro ricchezza, consolidano la loro posizione sociale e rafforzano legami e alleanze familiari. Un matrimonio scintillante (ed esotico, spesso e volentieri) è uno status-symbol imprescindibile.

Gli hotel di lusso offrono pacchetti matrimoniali che arrivano a milioni di dollari, completi di decorazioni sontuose, buffet enormi, composizioni floreali esotiche e suite per la luna di miele. Le entrate per i matrimoni rappresentano spesso e volentieri oltre la metà delle entrate per le catene alberghiere, che puntano a rafforzarsi nelle principali località turistiche.

A questo va combinato un ulteriore elemento. L’India è un paese dai contrasti fortissimi, in cui una devastante povertà vive accanto agli uomini più ricchi dell’Asia. Secondo il “Wealth Report 2024”, pubblicato da Knight Frank, l’India vedr più che raddoppiare entro il 2028 il numero degli individi con patrimonio netto superiore ai 30 milioni di dollari.