Genova, 1 lug. (askanews) – “Il quadro delineato dai numeri di questo forum è più che confortante: evidenzia una economia ligure in costante crescita, fattore che si riverbera direttamente sull’occupazione, altro punto cardine per lo sviluppo e il futuro della nostra terra”. Lo ha detto il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana, a margine del suo intervento all’ottavo Forum Ambrosetti a Rapallo.
“Dopo il grande rimbalzo post Covid – ha sottolineato Piana – con il Pil della Liguria che nel 2022 è cresciuto del 5,1% (più della media nazionale) e un anno e mezzo, il 2023 e metà 2024, con una crescita regionale allineata alla media nazionale, nel 2025 si attende una crescita dell’1,4%, maggiore della media nazionale: una tendenza che conferma lo stato di salute dell’economia ligure. Il tasso di occupazione raggiunge la quota del 72,2% nel 2023, davvero ragguardevole. Scendono i Neet, giovani che non studiano e non lavorano. Turismo, innovazione, tecnologia, economia del mare, export sono i settori che trainano il sistema Liguria, che si conferma la prima regione italiana per teu movimentati, incidenza delle imprese dell’economia del mare sul totale, per posti barca e approdi turistici, per incidenza di occupati e valore aggiunto della Blue Economy sul totale regionale e seconda per numero di crocieristi, con un export che, nel 2023, ha fatto segnare un nuovo record, con un valore pari a 10,7 miliardi di euro”.
“E’ fondamentale – ha concluso il presidente ad interim della Regione Liguria – continuare con le infrastrutture. Il porto di Genova nel 2023 con 47.8 milioni di tonnellate è il secondo porto a livello nazionale per merci movimentate dopo Trieste. Allo stesso tempo, considerando il sistema portuale di Genova nel complesso, con 62.9 milioni di tonnellate, quest’ultimo risulta primo in Italia. Vorrei sottolineare anche che cresce l’attenzione alle imprese ma anche all’ambiente. La soddisfazione ambientale tra i cittadini è aumentata di 2.5 punti percentuali nell’ultimo anno, passando dal 76% al 78 5% (prima regione in Italia) ed è diminuita anche la percentuale di cittadini liguri preoccupati per la perdita di biodiversità, sintomo che stiamo lavorando in modo adeguato sia per spingere il motore economico sia per presentare il nostro habitat”.