La situazione in Francia dopo i risultati del primo turno delle legislative – askanews.it

La situazione in Francia dopo i risultati del primo turno delle legislative

Rn oltre il 33%: ma per una maggioranza di ultradestra non basta
Lug 1, 2024

Roma, 1 lug. (askanews) – Il primo turno delle legislative in Francia ha confermato le previsioni dei sondaggi: Rassemblement national, il partito di estrema destra di Marine Le Pen e Jordan Bardella, ha vinto questa prima tornata elettorale, davanti al Nuovo Fronte Popolare – alleanza di sinistra – e alla coalizione presidenziale di Ensemble. Un successo schiacciante che però non assicura ancora la maggioranza assoluta ai sovranisti francesi, richiesta a gran voce dalla sua leader. Il ministero dell’Interno ha pubblicato i risultati definitivi: Rn e il suo alleato Eric Ciotti dei Repubblicani hanno ottenuto il 33,15% dei voti espressi e più di 10 milioni di voti. Al primo turno sono stati eletti 39 deputati sostenuti dal partito nazionalista, tra cui Marine Le Pen, Sébastien Chenu, ma anche Eddy Casterman, vicino a Marion Maréchal.

Il Nuovo Fronte Popolare, risultato dell’unione della sinistra e dell’estrema sinistra, ha ottenuto il 27,99% dei voti, ovvero quasi 9 milioni di voti. Al primo turno sono stati eletti 32 deputati, tra cui Olivier Faure, primo segretario del partito socialista, Emmanuel Grégoire, amico intimo di Anne Hidalgo, ma anche gli Insoumi Aymeric Caron, Danièle Obono o la compagna di Jean-Luc Mélenchon, Sophia Chikirou. La maggioranza presidenziale, Ensemble e il suo alleato Horizons, hanno ottenuto solo il 20,04% dei voti su quasi 7 milioni di voti. Al primo turno sono stati eletti solo 2 deputati: Pierre Cazeneuve a Hauts-de-Seine e Mikaele Seo, a Wallis-et-Futuna. Una sconfitta, quella del gruppo che fa capo al presidente Emmanuel Macron, sottolineata dall’intersa stampa internazionale: “la destra francese umilia Macron”, è la sintesi dei principali organi di stampa stranieri.

L’affluenza al voto è stata del 66,71% degli iscritti, ovvero quasi 33 milioni di elettori. Gli astenuti sono stati circa 16 milioni. In vista del secondo turno, fissato per il prossimo 7 luglio. Macron riunirà il governo all’Eliseo, a mezzogiorno, ha appreso l’Afp da fonti governative. Attal e i membri del governo si incontreranno con il Capo dello Stato in particolare per discutere delle istruzioni di voto per evitare una maggioranza di estrema destra, con l’eventuale ritiro dei macroniani che non avrebbero chance di successo, a vantaggio di candidati capaci di contrastare gli esponenti di Rn. Macron non ha ancora deciso pubblicamente, ma sembrerebbe muoversi verso uno slogan “né RN né LFI”, una posizione castigata dalla sinistra e criticata anche nel suo stesso campo, secondo quanto si legge su Le Figaro. Sono 306 i casi di triangolazioni sotto osservazione e i candidati dovranno decidere entro martedì alle 18.

Intanto, Jordan Bardella, che ha promesso di essere il primo ministro di tutti, ha scritto una lettera ai francesi per invitarli ad accordare la maggioranza assoluta a Rn al secondo turno. “Questa domenica, 7 luglio, potrete scegliere un punto di rottura responsabile. Scegliendo candidati sostenuti da Rn in tutta la Francia, vi offrirete una maggioranza pronta ad agire, al servizio di tutti i francesi”, ha spiegato, secondo BFMTV. “Non possiamo affidare il destino della Francia a questi piromani che assumono una strategia di conflitto permanente”, ha detto Bardella a proposito dell’importante risultato dell’estrema sinistra di Jean-Luc Mélenchon.

E Bruno Le Maire, da parte sua, ha condiviso la sua “tristezza” per l’esito del voto a France Inter. “È una sconfitta per la nostra maggioranza, per il nostro campo”, ha riconosciuto il ministro dell’Economia, che ha invitato a “lottare affinché RN non abbia la maggioranza assoluta domenica prossima”. Nelle circoscrizioni elettorali in cui gli elettori potranno scegliere tra i candidati del Nuovo Fronte Popolare e Rassemblement national, Le Maire ha invitato gli elettori “a votare per un candidato socialdemocratico”, cioè del “partito socialista”, dei “comunisti” o degli “ecologisti”. “Io combatto RN ma non voto LFI”, ha insistito Bruno Le Maire, prima di concludere: “non scegliamo un pericolo a vantaggio di un altro”.

La Borsa di Parigi, intanto, ha aperto in netto rialzo questa mattina. Il CAC 40 è balzato del 2,59% in apertura di sessione, iniziando così il mese di luglio in positivo dopo essere sceso del 6,42% a giugno, la peggiore performance mensile degli ultimi due anni.