Nizza (Francia), 1 lug. (askanews) – A tre settimane dal terremoto delle elezioni europee e lo scioglimento del Parlamento, “l’onda blu” di Rassemblement National si è nuovamente alzata con oltre 9,3 milioni di voti, ovvero il 29,25% dei voti a livello nazionale: un risultato storico escludendo il secondo turno delle elezioni presidenziali. Anche se inferiore a quanto letto sinora nelle proiezioni che davano al 33% il partito di Jordan Bardella che si candida a premier di Francia, che intende combattere fino all’ultimo colpo per la maggioranza assoluta in Parlamento, e che ha una storia molto più lunga della sua età oltre a una compagna di vita – secondo la stampa rosa – che lo rendono parte integrante del clan Le Pen.
Sostenuto da un tasso di partecipazione del 66,71%, il partito di Bardella – 75% di sangue italiano, con madre e nonno paterno originari del Bel Paese e un passato da “underdog” – ha inferto un duro colpo, eleggendo 39 deputati al primo turno, a cominciare da Marine Le Pen nella sua roccaforte del Pas-de-Calais. Idem per i suoi sottoposti Sébastien Chenu (Nord), Julien Odoul (Yonne), Edwige Diaz (Gironde) e Laure Lavalette (Var).
Con il 27,99% , la sinistra del Nuovo Fronte Popolare conta già 32 eletti, tra cui Manuel Bompard, Mathilde Panot e Clémentine Autain, oltre al socialista Olivier Faure e all’ecologista Sandrine Rousseau. L’ex presidente Hollande dovrà invece vedersela al secondo turno con l’Rn.
Per l’alleanza macroniana Ensembe si conferma invece la disfatta: terzo posto con il 20,04% dei voti.
Nelle Alpi Marittime, l’alleanza di Rn e degli ex-LR Ciottisti ha ottenuto il 45,37% dei voti. Il Nuovo Fronte Popolare attira quasi un elettore su cinque (19,56%), davanti ai repubblicani(14,77%). I candidati macroniani hanno ottenuto solo il 14,46% dei voti.
Nel Var la situazione non ha precedenti. La maggioranza dei collegi elettorali è stata vinta da Rn al primo turno. Rimangono tre duelli, da Ouest-Var a Hyères passando per Tolone.
Intanto verso il secondo turno di domenica 7 luglio il leader della France insoumise Jean-Luc Mélenchon ha dichiarato di essere d’accordo con il presidente della RN Jordan Bardella sulla necessità di un dibattito tra i due gruppi politici, ma ha escluso la sua partecipazione, come leader della LFI.