Roma, 27 giu. (askanews) – “Esprimiamo apprezzamento per la sentenza della Corte di Appello del Tribunale di Roma che ribadisce la confisca di beni mobili, immobili e società varie al clan Gambacurta per valore di 6 milioni di euro. Tuttavia esprimiamo grande preoccupazione per la decisione di revocare in favore di Valerio Gambacurta la confisca del 15% delle quote sociali della società che gestisce l’impianto sportivo”. Parole di Gianpiero Cioffredi, di Libera Lazio, che continua: “Sosteniamo l’appello alle Istituzioni e la dichiarazione fatta da Asilo Savoia di incompatibilità della loro azione di rinascita sociale e civile realizzata splendidamente con i cittadini del quartiere in questi 6 anni con la presenza seppur minoritaria nell’assetto societario di un esponente del clan Gambacurta che per anni ha tenuto in ostaggio il quartiere di Montespaccato con un asfissiante e violento controllo del territorio attraverso attività illecite quali di traffico di droga, estorsione, usura e riciclaggio”.
“La gestione dell’impianto sportivo – si legge nella nota – ha rappresentato un’importante forma di consenso popolare, ritenuto dagli investigatori il vero punto di forza della famiglia Gambacurta. Il pm Francesco Cascini nella sua requisitoria al processo racconta un episodio nel quale Valerio Gambacurta convoca una vittima di usura che non riusciva a pagare il debito con queste parole “
- 20 novembre 2024