Confagricoltura: bene Ddl florovivaismo, ora dcreti attuativi – askanews.it

Confagricoltura: bene Ddl florovivaismo, ora dcreti attuativi

Dati congiuntura non del tutto positivi
Giu 27, 2024

Roma, 27 giu. (askanews) – Confagricoltura apprende “con soddisfazione” dell’approvazione definitiva del disegno di legge delega al Governo per definire un quadro normativo organico sui vari aspetti che caratterizzano la filiera florovivaistica. La misura “è particolarmente apprezzabile – spiega la confederazione agricola – per i riferimenti all’articolo 2135 del Codice Civile nell’inquadramento delle attività del florovivaismo cui fa riferimento la legge. Pure apprezzabile è la distinzione tra le produzioni floricole e quelle vivaistiche anche nella programmazione degli interventi di politica settoriale”. Obiettivi che Confagricoltura ha sostenuto sin dal varo dello schema di ddl.

“Positivo – aggiunge il presidente della FNP Florovivaismo di Confagricoltura, Luca De Michelis – è anche il riferimento all’istituzione di un sistema statistico che consenta di avere a disposizione dati aggiornati e dettagliati per valutare in maniera approfondita l’andamento del settore”.

Confagricoltura ora auspica che si passi quanto prima alla definizione dei decreti delegati, per i quali si dichiara disponibile a collaborare affinché si arrivi a un inquadramento solido e strutturato del settore, che finora è mancato, nell’interesse delle imprese florovivaistiche nazionali.

L’urgenza deriva dal fatto che i dati della congiuntura non sono del tutto positivi: il comparto, con un valore della produzione di oltre 3 miliardi di euro e un export di 1,2 miliardi, ha archiviato il 2023 con un calo del 2% della produzione in volume a livello europeo e quasi del 4% a livello nazionale.

“La flessione – conclude De Michelis – è stata compensata da un aumento dei prezzi che ha consentito di mantenere stabilE il valore delle produzioni; tuttavia, occorre un’azione più decisa per consolidare il potenziale produttivo nazionale, favorire l’incremento dei consumi e sbocchi di mercato sui Paesi esteri delle nostre produzioni, caratterizzate da elevata qualità e sostenibilità”.