Roma, 25 giu. (askanews) – “Non ci hanno visto arrivare”, “ci hanno visto arrivare”, “stiamo arrivando”. Elly Schlein e Giorgia Meloni alla guida dei due schieramenti maggioritari della politica italiana da mesi si rimpallano il verbo e il concetto: un po’ rivalità fra loro, un po’ verso il mondo che sottovaluta le donne.
Il 27 febbraio 2024, Schlein veniva eletta segretaria del PD alle primarie: “L’ho detto prima e lo ribadisco, anche stavolta non ci hanno visto arrivare. Abbiamo vinto” ha detto.
Il 7 marzo 2024, all’inaugurazione della nuova Sala delle Donne a Montecitorio, la premier ha citato Schlein: “Voglio dire alle donne che il fatto di essere sottovalutate può essere un grande vantaggio perché sì, spesso non ti vedono arrivare”.
Il 23 marzo, critica entrambe la renziana Elena Bonetti, già ministra delle Pari Opportunità: “La premier Giorgia Meloni ed Elly Schlein hanno detto che una donna ha il vantaggio di arrivare non vista, io vorrei che nel terzo polo le leadership femminili potessero entrare, viste da tutti, dalla porta principale e dalla via maestra”.
In giugno, torna il verbo arrivare: lo usa Meloni dopo i risultati delle europee che vedono Fratelli d’Italia primo partito: “Comunque, nel caso nostro ci hanno visto arrivare, ma non sono stati in grado di fermarci” annuncia fra gli applausi ai sostenitori plaudenti
E il 25 giugno 2024, Elly Schlein in conferenza stampa commenta i risultati dei ballottaggi amministrativi come un segnale che le cose vanno bene al campo largo del centrosinistra: “Il messaggio per Giorgia Meloni è chiaro: stiamo arrivando, stiamo proprio arrivando”.