Roma, 25 giu. (askanews) – Un progetto per valorizzare le biomasse di origine biologica (cipollatura di castagno, scarti di potature legnose ed erbacee, acqua di depurazione, reflui di frantoi, vinacce, siero di latte, letame), sempre più centrali per lo sviluppo di processi sostenibili da un punto di vista ambientale ed economico. Parte il progetto HORIZON BBioNets per la creazione e promozione di reti forestali e agricole per promuovere l’adozione di tecnologie bio-based e lo sviluppo della catena del valore di cui il CREA, con il Centro Politiche e Bioeconomia, è l’unico partner italiano.
Il progetto triennale, nasce con l’intento di incoraggiare l’impiego di Bio-Based Technologies (BBTs), l’insieme di quelle tecnologie o pratiche che utilizzano materie prime non alimentari, in un’ottica di economia circolare, per ottenere sottoprodotti di qualità dalla gestione di biomasse agricole e forestali, ancora oggi sottoutilizzate o addirittura considerate scarti.
Si tratta di pratiche virtuose che consentono di ridurre sia i costi di produzione sia le emissioni di gas serra e che offrono al contempo agli agricoltori uno strumento di diversificazione del reddito. Per favorirne la diffusione, i ricercatori svilupperanno una rete tematica che possa supportare i Gruppi Operativi dell’EIP-AGRI (European Innovation Partnership, in italiano Partenariato Europeo per l’Innovazione “Produttività e sostenibilità dell’agricoltura”, PEI-AGRI) nella gestione e/o trasformazione delle biomasse agricole e forestali.
Nei diversi paesi partner del progetto (Irlanda, Spagna, Italia, Grecia, Polonia e Repubblica Ceca) si stanno definendo sei reti agricole-forestali regionali (FAN) con il compito di individuare, localmente e in una scala di priorità, le esigenze e le sfide che gli agricoltori e i silvicoltori dovranno affrontare, le operazioni da compiere per migliorare la performance della catena del valore e la disponibilità di tecnologie utilizzabili.
Il CREA coordina una delle sei FAN, che include imprenditori agricoli e forestali, autorità pubbliche, ricercatori, consulenti di tre Regioni del nord-ovest italiano (Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta). Tra i principali prodotti bio-based oggetto di studio, sono stati identificati i residui delle potature legnose che vengono valorizzati grazie ad una lavorazione che li riduce prima in scaglie grossolane di dimensioni uniformi e poi li trasforma in cippati. In tal modo, infine, tramite il processo di gassificazione, possono essere usati per produrre continuativamente energia termica.