Roma, 22 giu. (askanews) – John David Washington ha 40 anni ed è stato un campione di football fino a 34, forse per cercare di sfuggire dall’ombra del padre, la leggenda di Hollywood Denzel Washington. Ma poi è arrivato Spike Lee, nel 2018, che lo ha scelto come protagonista di “BlacKkKlansman”, straordinario film ambientato negli anni Settanta, in cui interpretava il primo poliziotto afroamericano a Colorado Springs. E da lì la sua carriera è volata: ha girato “Tenet” con Christopher Nolan, ha sbalordito con la prova d’attore in “Malcolm & Marie” accanto a Zendaya, è stato uno dei protagonisti di “Amsterdam” di David O. Russel.
John David è ospite in questi giorni della VII edizione del Filming Italy Sardegna Festival. “Adoro lo sport, l’NBA, l’NFL, lo sport mi ha insegnato molte cose che mi sono state utili nel mio lavoro nel cinema, primo fra tutti il concetto di team. – ha spiegato – Ti trovi a lavorare con gente che ha background differenti, di religioni diverse, idee politiche diverse, che collaborano per un unico obiettivo. E credo che questa collaborazione sia l’unico modo per far bene questo lavoro”.
L’ultimo film di Washington, “The creator”, è un film di fantascienza sull’Intelligenza Artificiale, e a proposito della sua visione del cinema oggi l’attore e di come rappresenti la realtà, l’attore ha detto: “Forse l’industria è cambiata, ma certo non la magia, le cose spettacolari che il cinema fa vivere. Questo certamente no. E’ evoluto, in vari modi rappresenta una realtà che cambia. Oggi, molto più che prima, il cinema riflette la realtà, ma la realtà è talmente dura che a volte serve per fuggirne, per ritrovare gioia ed emozioni, tutti insieme, in una sala”.