Roma, 20 giu. (askanews) – Costi sempre più alti per gli allevatori a causa delle temperature record che impattano anche sugli animali della fattoria, dove sono entrati in funzione ventilatori e docce per cercare di dare sollievo alle mucche in difficoltà per l’afa. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti in riferimento agli effetti dell’anticiclone Minosse che sta investendo l’Italia da nord a sud con temperature anche oltre i 40 gradi e i primi bollini rossi nei centri urbani.
Dalla Lombardia alla Calabria, gli allevatori hanno messo in funzione le varie misure per cercare di sostenere gli animali, con un aggravio dei costi energetici e le difficoltà, soprattutto al Sud, di reperire l’acqua necessaria, visto la prolungata siccità.
Con le alte temperature ogni singolo animale arriva, infatti, a bere fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi meno caldi. Per le mucche specialmente, sottolinea la Coldiretti, il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte.
Resta drammatica la situazione in Sicilia dove a mancare è l’acqua per abbeverare gli animali, con pozzi e bacini secchi e le bollette idriche che hanno raggiunto cifre stratosferiche, spesso peraltro per non vedersi neppure recapitare l’acqua necessaria.
Ma il caldo record non risparmia neppure le coltivazioni. Con le temperature superiori ai 35 gradi anche le piante sono sottoposte a rischio stress idrico e colpi di calore che compromettono la crescita dei frutti negli alberi, bruciano gli ortaggi e danneggiano i cereali. L’intervento con irrigazione di soccorso è importante – conclude la Coldiretti – soprattutto per far sopravvivere le piantine piccole che non avendo radici sviluppate non riescono a raggiungere lo strato umido del terreno poiché lo sbalzo improvviso della temperatura tende a formare una crosta in superficie.