Liguria, da Regione 30 mln per le aree di crisi industriale – askanews.it

Liguria, da Regione 30 mln per le aree di crisi industriale

A luglio al via due nuovi bandi per le imprese
Giu 19, 2024
Genova, 19 giu. (askanews) – Trenta milioni per l’industria ligure. È quanto è pronta ad attivare a luglio la Regione Liguria per accompagnare, attraverso due nuovi bandi, lo sviluppo produttivo delle imprese localizzate nelle aree di crisi industriale complessa e non complessa. Ad illustrare le due misure, a valere sulle risorse della programmazione Fesr 2021-2027, è stato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana in un punto stampa presso la Sala Trasparenza di Regione Liguria.

“Per rafforzare l’occupazione e l’economia dei nostri territori – ha spiegato Piana – Regione Liguria, in linea con l’intesa sottoscritta con le sigle sindacali nell’autunno scorso e a seguito del confronto con le associazioni datoriali, attiverà nella seconda metà di luglio importanti opportunità a sostegno delle aree di crisi industriali liguri. Con queste due misure molto attese dalle imprese liguri, che cubano complessivamente 30 milioni di euro, manteniamo il criterio di proporzionalità tra investimenti da realizzare, quantità e qualità dell’occupazione prevista. Questo per aiutare territori che negli anni hanno subito una pesante de-industrializzazione ad investire in un’occupazione più stabile e in un ambiente di lavoro sempre più sicuro e produttivo”.

Nelle aree di crisi industriale non complessa rientrano i comuni di Genova (aree portuali, parte della Val Polcevera, aree di Cornigliano, Erzelli, entroterra di Voltri), Borzonasca, Carasco, Chiavari, Cicagna, Cogorno, Coreglia Ligure, Favale di Malvaro, Lavagna, Leivi, Lorsica, Mezzanego, Moconesi, Ne, Neirone, Orero, Rezzoaglio, San Colombano Certenoli, Santo Stefano d’Aveto, Tribogna, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Borgomaro, Caravonica, Chiusanico, Chiusavecchia, Dolcedo, Pieve di Teco, Pontedassio, Pornassio, Prelà, Rezzo, Vessalico, La Spezia, Arcola, Bolano, Santo Stefano di Magra e Follo.

Invece, i comuni riconosciuti all’interno dell’area di crisi industriale complessa del Savonese sono Altare, Bardineto, Bormida, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Cengio, Cosseria, Dego, Giusvalla, Mallare, Millesimo, Murialdo, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Plodio, Quiliano, Roccavignale, Vado Ligure e Villanova d’Albenga.

L’agevolazione prevista combina una parte a finanziamento a tasso agevolato (1,5% annuo) a copertura del 75% dell’investimento effettuato dall’impresa a un contributo a fondo perduto che può raggiungere fino al 25% dei costi ammissibili. Per richiedere l’agevolazione regionale l’investimento dev’essere superiore ai 200 mila euro.

Sono consentite spese, anche quelle avviate a partire dal luglio 2023, per l’acquisto di suolo aziendale, fabbricati, opere edili e impiantistiche, acquisto di macchinari, impianti produttivi e attrezzature nuove di fabbrica, acquisto di programmi informatici, brevetti, licenze, know-how, prestazioni consulenziali, studi di fattibilità, valutazione d’impatto ambientale, certificazioni di qualità aziendale o ambientale e interventi per l’introduzione di innovazioni del sistema distributivo attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche e/o sistemi digitali. Le imprese interessate potranno presentare domanda dal 23 al 31 luglio.